Il green pass potrebbe restare in vigore sino al prossimo 15 giugno nonostante lo stato di emergenza da covid19 cessi al 31 marzo. Su questa ipotesi sta lavorando in questi giorni il governo nazionale per provare a capire cosa fare in ragione anche di un contagio da coronavirus che non sembra essersi del tutto dissolto, tutt’altro. Saranno fondamentali anche i dati dei prossimi giorni.

I contagi in risalita

Quel che al momento frena il governo a lasciare il green pass in soffitta è anzitutto il dato dei contagi. Sono  188.274 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 296.246. Il tasso di positività è all’11,7%, in aumento rispetto al 10,5% di ieri. Sono invece 610 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 7 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 35. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.989, ovvero 161 in più rispetto a ieri.

Le valutazioni

Sulla base di questi numeri quindi la valutazione del governo che non sembra intenzionato ad abbandonare l’idea di far continuare ad usare in via prudenziale il green pass. Tutto ciò nonostante lo stato di emergenza cesserà il prossimo 31 marzo, come ha già confermato il primo ministro Mario Draghi. Molte aziende, pubbliche  private, stanno gradualmente abbandonando lo smart working e quindi i contatti aumenteranno. Sarà anche da capire quale l’impatto nei prossimi giorni, e se la curva dei contagi continuerà a risalire. Anche da questo dipenderanno le valutazioni sul green pass.

Nulla di ufficiale

Al momento quindi nulla di ufficiale ma restano solo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ospite di Radio 24, che ha affermato: “L’abolizione del green pass è un’ipotesi su cui stiamo ragionando. Credo che fortunatamente ormai da parecchi giorni i dati relativi alla pandemia siano dati positivi che mettono in evidenza anche un allentamento della pressione sui nostri ospedali e questo è certamente l’elemento più positivo oltre che la riduzione dei contagi. Quindi è chiaro che andremo verso quella direzione e io credo che con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova che sarà messa in evidenza da un allentamento delle misure restrittive”.

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