Sono 3480 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 31.070 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 4.776. Il tasso di positività scende al 11,2% ieri era al 11,6%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

L’isola è al quarto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 231.164 con un incremento di 390 casi. I guariti sono 4.134 mentre le vittime sono 16 e portano il totale dei decessi a 9.395.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.186 ricoverati, con 13 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 74, con cinque casi in più rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.166. casi, Catania 809, Messina 775, Siracusa 444, Trapani 275, Ragusa 310, Caltanissetta 219, Agrigento 432, Enna 110.

Calano ancora incidenza e Rt, a 552 e 0,73

Continua la discesa dell’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale: 552 ogni 100.000 abitanti (18/02/2022 -24/02/2022) contro 672 ogni 100.000 abitanti della scorsa settimana. Cala ancora anche l’indice di trasmissione Rt: nel periodo 2 febbraio – 15 febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73 (range 0,68 – 0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,77 e al di sotto della soglia epidemica. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Intensive sopra soglia 10% ancora in 8 Regioni

I posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva superano la soglia di allerta del 10% ancora in 8 Regioni, mentre a livello nazionale il tasso di occupazione è pari all’8,4%. Le Regioni sopra soglia sono: Calabria (13,2%), Emilia Romagna (10,7%), Lazio (11,8%), Liguria (10,6%), Marche (11,3%), Sardegna (12,7%), Toscana (12,1%), Valle d’Aosta (11,8%). Il tasso nazionale di occupazione nei reparti è invece del 18,5%, superando dunque la soglia di allerta del 15%. In particolare, 17 Regioni/PA sono sopra soglia. Emerge, si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale. In particolare, solo 4 Regioni e Province autonome sono sotto la soglia di allerta del 15% per quanto riguarda l’occupazione di posti letto per pazienti Covid nei reparti di area medica. Sono: Lombardia (11,4%), Molise (13,1%), PA Trento (12,6%) e Veneto (12%).

Altems, -60% velocità discesa nuovi casi in un mese

La pandemia non è ancora sotto controllo in Italia: è infatti calata del 60% nelle ultime 4 settimane, oggetto di monitoraggio, la velocità di discesa dei nuovi casi di Covid. È quanto emerge dall’86/o Instant Report di Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica. Il tasso di riduzione dell’incidenza dei nuovi contagi rallenta quindi il passo: in particolare il numero di nuovi casi per 100.000 abitanti nella settimana dal 26 gennaio al primo febbraio era 1.236 (-27% rispetto alla precedente settimana), nella settimana tra il 2 e l’8 febbraio era di 894 persone ogni 100.000 (-28%): è sceso a 604 ogni 100.000 nella settimana tra il 9 e il 15 (-33%), e a 488 per 100.000 nella settimana tra il 16 e il 22 di febbraio (-19%). Se si raffrontano la prima e la quarta settimana considerate, appunto, emerge un calo di più del 60% della velocità di discesa dei nuovi casi di Covid. La tendenza, sottolinea il Report, è comunque variabile nelle diverse zone del paese. Dal Nordovest arrivano importanti segnali di miglioramento, secondo l’Indice Epidemico Composito (Iec) di Altems. Le Regioni meno a rischio sono Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, almeno secondo un indice che tiene conto di cinque fattori impattanti l’andamento dell’epidemia (la proporzione dei nuovi positivi tra i testati, l’incidenza dei contagi, lo stress sulle terapie intensive, la mortalità e la proporzione di popolazione non vaccinata), mentre la Regione in cui il rallentamento dell’epidemia è più lento risulta essere la Regione Marche. “I dati – afferma il professor Americo Cicchetti, direttore di Altems – mostrano un calo dell’incidenza continuo nel tempo da settimane ma è il ritmo di questo calo che sta rallentando. Questo è il segnale che la lotta contro il Covid-19 non è ancora terminata e il percorso è lungo. I dati di prevalenza parlano chiaro: il virus è ancora molto diffuso con oltre 1,2 milioni di persone ad oggi positive, con dei picchi nella prevalenza superiori ai 5000 malati ogni 100.000 abitanti in Abruzzo e Sicilia. Le Regioni meno a rischio sono Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, continua Cicchetti, il Nord-Ovest dell’Italia, il contrario di quanto avvenuto all’inizio della quarta ondata dove l’impennata di contagi avvenne proprio dalle Regioni nel Nord-Est dell’Italia”.

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