Sull’uso del green pass ci sono pareri politici opposti.

Matteo Renzi, ospite a Studio24, su Rainews24, ha affermato: «Sono favorevole. Se dobbiamo tornare alla zona rossa, ci stiano quelli che non sono vaccinati. Uno che ha preso il Covid, che è vaccinato o ha gli anticorpi perché deve restare in quarantena 14 giorni?».

«Il Green Pass – ha aggiunto il leader di Italia Viva – è l’unico strumento per non mettere l’obbligatorietà del vaccino. Sarà fondamentale per le prossime settimane».

Matteo Salvini, leader della Lega, intervistato da Repubblica, ha affermato: «Mettiamo in sicurezza dai 60 in su, da 40 a 59 scelgano», mentre il vaccino «per i giovani non serve. Per di più, se vogliamo il Green pass per tutti, al momento finiremmo a ottobre, facendo saltare la stagione e le vacanze. Sarebbe devastante. E inutile».

«Per andare a San Siro, con 50 mila, o a concerti da 40 mila il Green pass ha senso, ma sui treni pendolari no, per mangiare la pizza no – ha proseguito l’ex vice premier – Mettiamo in sicurezza genitori e nonni senza punire nipoti e figli. E presto cambieremo il criterio sui colori delle regioni. Su 8 mila posti in terapia intensiva, oggi ne sono occupati 156, in calo rispetto a ieri. Usiamo il modello tedesco, niente pass, ma buon senso, educazione, regole. In Francia l’hanno reso obbligatorio sia perché la campagna vaccinale aveva difficoltà, sia per il crollo di popolarità di Macron».

Infine, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ritiene sia «inutile creare confusione intorno al Green Pass. Gli allarmismi sono dannosi per i cittadini, il Turismo e per tutta l’economia nel suo complesso. Il Green Pass ha senso solo per entrare in discoteca od allo stadio o per partecipare a grandi eventi, che prevedono una grande affluenza di pubblico».

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