Oltre 40 soldati ucraini e 10 civili sono stati uccisi nelle prime ore dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha detto un portavoce del presidente Volodymyr Zelensky. La conta delle vittime è, però, provvisoria perché le notizie in tal senso si susseguono. Ad esempio, come riportato da Sky News, le autorità ucraine locali hanno riferito che almeno 18 persone sono state uccise in un attacco missilistico a Odessa. Altri 3 civili sono morti nel bombardamento russo di Donetsk.

Per contenere l’avanzata russa, il governo di Kiev ha chiesto alla Turchia di chiudere lo stretto del Bosforo – che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara – così da impedire l’accesso alle navi del Cremlino.

Si muove la NATO, in attesa di un vertice che si dovrebbe tenere domani. L’Alleanza ha, infatti, ha deciso di schierare “altre forze aeree e terrestri difensive nella parte orientale dell’Alleanza, e altri asset marittimi” e ha “innalzato il livello di prontezza delle nostre forze”. Questo si legge nella dichiarazione diffusa dalla Nato dopo la riunione straordinaria tenuta oggi, aggiungendo che è stato deciso “di adottare ulteriori misure per rafforzare ulteriormente la deterrenza e la difesa in tutta l’Alleanza”. “Le nostre misure sono e restano preventive, proporzionate e non volte a favorire un’escalation”. La NATO si sta preparando all’eventualità che la guerra possa coinvolgere anche altri Paesi, anche quelli che fanno parte del Patto atlantico.

Infine, Olaf Scholz, cancelliere tedesco, ha affermato che l’aggressione russa “mette in pericolo la vita di innumerevoli persone innocenti” e “mette in discussione la pace” in Europa. “Il presidente russo sta ancora una volta violando clamorosamente il diritto internazionale”, ha denunciato Scholz, per il quale “nulla può giustificare tutto questo. È la guerra di Putin”. Il cancelliere tedesco ha annunciato che “nel pomeriggio parteciperò a un incontro del G7 per cercare una risposta chiara e coordinata alla situazione” e “per porre delle sanzioni ancora più severe contro la Russia”. Scholz ha precisato che “le nostre sanzioni dovranno chiarire alla leadership russa che dovranno pagare un prezzo molto chiaro per questa aggressione”, ha aggiunto. “Stasera – ha continuato Scholz – mi recherò a Bruxelles per un incontro con i capi di Stato e di governo Ue per discutere di questa gravissima situazione”.

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