La portaerei più grande del mondo naviga da giorni sul mar Mediterraneo. Condizione che fa crescere la paura considerando il contesto attuale, con Russia e Usa sempre più a nervi tesi sul fronte del conflitto in Ucraina. Infatti l’avvistamento di questo colosso avviene proprio nei giorni in cui la Russia non nasconde il suo disappunto per il ruolo degli Stati Uniti e per i continui interventi governativi a favore dell’Ucraina. Proprio in queste ore il governo sovietico aveva parlato di contromisure per fermare il “crescente coinvolgimento degli Usa”. Una portaerei sul mar Mediterraneo certamente non appare lì per caso.

La sue dotazioni

Parliamo di una nave enorme con un ponte di volo più largo, miglioramenti nell’apparato di trasporto di armi e materiali, un nuovo reattore che richiede meno personale e un’isola più piccola e più arretrata rispetto al ponte. Gli avanzamenti tecnologici nel campo dell’elettromagnetismo hanno permesso lo sviluppo di una catapulta elettromagnetica e di un sistema d’arresto avanzato. Con il nuovo design e gli aggiornamenti tecnologici la Ford ha un 25% in più di capacità di lancio di aerei, triplicato la produzione di energia elettrica e aumentato la disponibilità operativa. La richiesta di una capacità di lancio per circa 160 sortite aeree al giorno, con picchi di 220 sortite in momenti di intensa attività o emergenza, ha portato gli sviluppatori a ridisegnare il ponte di volo.

La preoccupazioni di Mattarella

In questi giorni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non ha nascosto le sue preoccupazioni per il conflitto tra Russia e Ucraina: “L’Europa è un bersaglio di questa guerra – aveva detto -. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata. Anche per questo l’Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente. Ne è stata all’altezza con le sanzioni economiche alla Russia, con il sostegno alla resistenza dell’Ucraina e ai bisogni materiali della sua popolazione”.

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