Roman Abramovich, oligarca russo, vicino a Vladimir Putin, ha dichiarato oggi, mercoledì 2 marzo, di avere deciso di vendere il Chelsea Football Club, squadra che milita nella Premier League, il massimo campionato inglese, 19 anni dopo avere acquistato la squadra londinese.

Abramovich, 55 anni, con un patrimonio netto di 13,1 miliardi di dollari – stando a Forbes – ha promesso di donare il denaro ricavato dalla vendita per aiutare le vittime della guerra in Ucraina.

Abrahmovic, in una nota pubblicata sul sito della squadra inglese, ha affermato: “Ho sempre preso le decisioni tenendo a cuore l’interesse del club”. “Nella situazione attuale, quindi, ho preso la decisione di vendere il club perché credo che ciò sia nel migliore interesse della società, dei tifosi, dei dipendenti, nonché degli sponsor e dei partner”.

Abramovich ha detto che non richiederà i prestiti che ha fatto al club, che si dice ammontino a 1,5 miliardi di sterline (2,0 miliardi di dollari).

Il russo ha anche detto di avere chiesto ai suoi collaboratori di creare una fondazione di beneficenza su cui convogliare tutti i proventi netti della vendita: “La fondazione sarà a beneficio di tutte le vittime della guerra in Ucraina”. “Ciò comprende la fornitura di fondi per i bisogni urgenti e immediati delle vittime, nonché il sostegno al lavoro di recupero a lungo termine”.

La richiesta minima per l’acquisizione del club, stando a quanto pubblicato dai media inglesi, è di 3,3 miliardi di euro. Abrahamovi lo acquistò nel 2003 per 150 milioni di euro.

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