Diciottesimo giorno di guerra in Ucraina.

Le ultime dal fronte:

  • Attacco russo alla base militare di Yavoriv, al confine con la Polonia. Secondo il quotidiano Guardian, sarebbero almeno 20 i morti. La Russia avrebbe lanciato 30 razzi contro il complesso.
  • Un altro sindaco ucraino eè stato rapito dalle forze armate russe. Si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Così il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol.
  • Attacco aereo a Mykolaiv e Bashtanka dov’è stata distrutta l’officina di uno stabilimento. Non si registrano vittime.
  • Un attacco aereo russo ha danneggiato lo storico monastero ortodosso del Santo Dormition Sviatogirsk Lavra, nella regione orientale di Donestk. Lo denuncia su Telegram il parlamento ucraino, citato dalla CNN. 520 persone, fra cui 200 bambini, si erano rifugiati nel monastero. Ci sono molti feriti.
  • Nella notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città di Lyman, nell’est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell’attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un’altra persona è rimasta ferita.

Le ultime dalla politica:

  • Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, ha affermato che “la Federazione Russa non si fermerà. Hanno il prossimo obiettivo: se vinceranno sul nostro territorio, il prossimo Paese che Putin vorrà conquistare sarà la Lituania“.
  • La Russia sarebbe “disposta” all’idea di condurre negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme. Così il Jerusalem Post, citando fonti diplomatiche dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett.
  • Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti d’America: “Se io fossi stato alla Casa Bianca la Russia non avrebbe mai attaccato l’Ucraina”.

 

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