27esimo giorno di guerra in Ucraina.

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America ha affermato che la Russia starebbe valutando l’uso di armi chimiche e biologiche in Ucraina e se ciò avvenisse la risposta dell’Occidente sarebbe “dura”. Per Biden il presidente russo Vladimir Putin “ha le spalle al muro”, per cui potrebbe ordinare l’utilizzo di armi non convenzionali per accelerare la conclusione del conflitto e, quindi, la resa di Kiev. La replica del Cremlino non si è fatta attendere, affermando che le dichiarazioni di Biden sono “insinuazioni malintenzionate”. Il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov ha detto: “Noi non abbiamo simili armi”. Biden ha anche confermato l’uso di missili ipersonici.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha rinnovato l’offerta di colloqui di pace diretti con Putin, dichiarando che sarebbe anche disposto a discutere dello status della Crimea e del Donbass ma dopo avere ricevuto garanzie di sicurezza. Sul piatto anche la mancata adesione dell’Ucraina alla NATO. Lo riportano diversi media russi, fra cui l’agenzia Tass e il Moscow Times. Zelensky sarebbe pronto a incontrare Putin “in ogni formato” per discutere come porre fine alla guerra.

Sul fronte bellico, Igor Konashenkov, generale di divisione, ha dichiarato che nel Donbass le forze russe sono avanzate di 6 chilometri. Invece, secondo il ministero della Difesa ucraino le forze russe hanno scorte di munizioni e cibo che dureranno “non più di tre giorni”.

Inoltre, sempre secondo gli ucraini, Makariv sarebbe stata tolta ai russi. Poi, le truppe russe avrebbero aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk ma bambini, madri e personali sono stati evacuati in tempo.

Infine, sono 117 i bambini uccisi dall’inizio della guerra con la Russia, secondo le stime del Parlamento di Kiev, che parla di altri 155 bimbi feriti. Per la Verkhovna Rada, il numero maggiore di vittime si concentra a Kiev, Kharkiv e Chernihiv.

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