Il divo di Hollywood Leonardo DiCaprio ha donato 13,65 milioni di dollari – circa 12,40 milioni di euro – all’Ucraina per lo sforzo bellico contro l’invasione militare russa.

Alla base di questa esosa donazione c’è un legame familiare tra l’attore 47enne e il paese assediato: la nonna materna era ucraina.

Helene Indenbirken, infatti, nacque a Odessa ed emigrò in Germania con i suoi genitori nel 1917. DiCaprio era molto legato alla nonna che lo ha incoraggiato per tutta la sua carriera e spesso lo ha accompagnato alle anteprime dei film. La donna è morta nel 2008 all’età di 93 anni. La donazione di Leonardo DiCaprio è stata annunciata dall’International Visegrad Fund ma non dall’attore stesso.

La donazione di Mila Kunis

L'attrice Mila Kunis.

L’attrice Mila Kunis.

Anche l’attrice ucraina Mila Kunis ha donato denaro per gli aiuti umanitari ai rifugiati ucraini. Mila e Ashton Kutcher, infatti, si sono impegnati a versare fino a 3 milioni di dollari in donazioni per aiutare i rifugiati in fuga dal Paese natale dell’attrice.

La coppia di Hollywood ha lanciato la scorsa settimana una campagna GoFundMe “Stand With Ukraine” con l’obiettivo di raccogliere $ 30 milioni per Flexport.org e Airbnb.org, che, hanno affermato, sono “due organizzazioni che sono attivamente sul campo fornendo aiuto immediato a coloro chi ne ha più bisogno”.

Mila è nata a Černivci, in Ucraina – allora parte dell’Unione Sovietica – nel 1983 e si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti all’età di sette anni. Pur riconoscendo tutto ciò che l’America ha fatto per lei e la sua famiglia, ha detto che non può dimenticare le sue radici: “Oggi sono un’orgogliosa ucraina”, ha detto la star in una dichiarazione condivisa sulla pagina della raccolta fondi: “Gli ucraini sono persone orgogliose e coraggiose che meritano il nostro aiuto nel momento del bisogno”, ha aggiunto.

“Gli eventi che si sono verificati in Ucraina sono devastanti – ha scritto l’attrice in un post separato sui social media – Non c’è posto in questo mondo per questo tipo di attacco ingiusto all’umanità”.