Il presidente della Polonia Andrzej Duda ha dichiarato oggi, domenica 13 marzo, in un’intervista, che l’uso di armi chimiche in Ucraina da parte della Russia potrebbe prevedere la reazione militare della NATO.

Intervistato dalla BBC, infatti, il presidente polacco ha affermato che se la Russia dovesse usare armi di distruzione di massa, ciò “cambierebbe tutto”. E ancora: “di sicuro la NATO e i suoi leader guidati dagli Stati Uniti d’America dovrebbero sedersi al tavolo e pensare seriamente a cosa fare perché aumenterebbe ancora di più la pericolosità della faccenda”.

In effetti, da quando Vladimir Putin ha dato il via libera all’invasione russa dell’Ucraina, gli Stati Uniti d’America hanno subito manifestato la preoccupazione che la NATO venga tracinata in un conflitto più estero con la Russia e dalle conseguenze imprevedibili, viste le minacce persino di un confronto nucleare dal Cremlino.

Tuttavia, funzionari occidentali hanno affermato venerdì scorso, 11 marzo, che la Russia potrebbe usare armi chimiche in Ucraina usando un “false flag“, cioè un pretesto, ovvero per rispondere alla presunta fabbricazione di armi biologiche da parte di Kiev, come lamentato di recente dall’ambasciatore russo all’ONU. Washington, tra l’altro, ha negato l’accusa di operare in tal senso con l’Ucraina nei laboratori, definendo le affermazioni “ridicole”.

Sempre il presidente polacco Duda ha, comunque, detto che il trasferimento dei Mig 29 dalla Polonia all’Ucraina non è possibile: “Trasferire aerei, o provare a difendere i cieli sopra l’Ucraina contro gli aerei da combattimento russi, questa è una decisione strettamente militare e seria, perché significherebbe che i jet della Nato vengono mandati nello spazio aereo ucraino e questo creerebbe un confronto tra gli aerei Nato e quelli russi e questo significherebbe aprire una terza guerra mondiale”.

Articoli correlati