Vladimir Putin, presidente russo, ha accusato l’esercito ucraino di avere compiuto “violazioni gravi” del diritto umanitario e ha invitato il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a fare pressioni sul governo di Kiev per porvi fine.

Putin, durante una telefonata con i suoi due omologhi, ha parlato di “assassini extragiudiziali di oppositori”, “prese di ostaggi civili” e il loro “uso come scudi umani”, nonché “lo schieramento di “armi pesanti in aree residenziali, vicino a ospedali, scuole e asili nido”. Così riporta una nota del Cremlino. Dal canto loro Macron e Scholz hanno chiesto a Putin – ancora una volta – un cessate il fuoco immediato.

Come riferito dall’agenzia Tass, Scholz, Macron e Putin, nel loro colloquio, hanno concordato di continuare a restare in contatto sulla guerra in Ucraina.

Zelensky in collegamento con Firenze

A proposito sempre del presidente russo, il vertice del governo di Kiev, Volodymyr Zelensky, avrebbe proposto al primo ministro israeliano Naftali Bennett di tenere a Gerusalemme i colloqui con la Russia, spiegando che Israele può garantire la sicurezza della delegazione ucraina. Lo scrive il Jerusalem Post.

Zelensky si è anche collegato alla manifestazione di Firenze e ha affermato: “Saluto tutti gli amici di Ucraina e della libertà, so che oggi siete oltre 100mila in diverse piazze di varie città, noi ucraini vi siamo grati”. Zelensky ha ricordato che “le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre”, ribadendo che quella in corso è una “guerra contro l’Europa“.

 

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