Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, in un nuovo videomessaggio alla Nazione, che lo ritrae all’esterno, nel cortile del suo ufficio, ha accusato la Russia di utilizzare “mercenari siriani” in Ucraina. Una notizia confermata anche dallo stesso Cremlino perché il ministro della Difesa di Mosca, Sergej Shoigu, ha dichiarato che “oltre 16mila volontari”, provenienti da vari Paesi del Medio Oriente sono pronti a combattere insieme alle forze russe. Putin, tra l’altro, ha chiamato alle armi anche i volontari.
Zelensky ha poi chiesto altre sanzioni contro la Russia: “Durante la notte gli occupanti hanno bombardato una fabbrica di scarpe, un condominio e un asilo a Dnipro. Per cosa? Come hanno minacciato lo stato russo? Hanno distrutto le case nella regione di Sumy. Hanno continuato a torturare gli abitanti di Mariupol. Di Kharkiv. Hanno lanciato razzi su Lutsk e Ivano-Frankivsk. Se ciò continua, significa che le sanzioni contro la Russia non sono abbastanza forti”.
Zelensky ha poi criticato l’Unione Europea perché “deve fare di più per noi, per l’Ucraina”. “Bisogna avere più forza- ha proseguito – questo non quello che ci aspettiamo. Bisogna che le decisioni degli uomini politici coincidano con gli umori dei loro popoli, dei popoli europei”. Sì, perché Zelensky è convinto che, se fosse per i popoli d’Europa che ogni giorno dimostrano solidarietà al popolo ucraino, non ci sarebbe alcun ritardo nell’adesione del Paese all’UE.
Zelensky, infine, rivolgendosi agli ucraini, ha dichiarato: “Abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Ci stiamo avviando verso la nostra vittoria”.
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