Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, a proposito di crimini di guerra, durante un evento online ospitato da Chatham House, centro studi britannico, specializzato in analisi geopolitiche, ha affermato che “è difficile parlare dell’efficienza del diritto internazionale” quando “i soldati violentano le nostre donne“.

Kuleba ha parlato di stupri anche al canale televisivo N1: “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraina, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”.

Sempre Kuleba, su Twitter, in merito all’ordigno russo che ha colpito la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha dichiarato che “il ministro degli Esteri russo Lavrov fa disinformazione accusando in modo falso l’Ucraina di voler ripristinare il suo arsenale nucleare. Per l’ennesima volta: questa è una cinica, spudorata menzogna da parte della Russia, che anzi spara contro le centrali nucleari in Ucraina. Bisogna creare delle zone di sicurezza nei loro dintorni per evitare il disastro in Europa”.

Il ministro ha poi inviato un messaggio alla NATO: “agite ora prima che sia troppo tardi”. “Non consentite a Putin di trasformare l’Ucraina in un Siria. Siamo pronti a combattere. Continueremo a combattere. Ma abbiamo bisogno che i partner ci aiutino ora con azioni concrete, risolute e tempestive”, ha proseguito.

Per Kuleba, infine, la Russia “deve pagare per i crimini commessi contro l’Ucraina”. Il governo di Kiev ”è disposto a lavorare con chiunque sia disposto a far pagare alla Russia il conto” per l’aggressione militare in atto.

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