Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, intervistato dal quotidiano Izvestia, ha affermato che la NATO non agisce più comune un concorrente strategico della Russia bensì come nemico.
Peskov ha detto: “In effetti, la NATO attualmente, come blocco unico, non agisce più come il nostro concorrente condizionale, ma come il nostro nemico. La loro intelligence lavora contro di noi 24 ore al giorno, le loro armi… vengono fornite all’Ucraina gratuitamente e sparano ai nostri militari, per non parlare del fatto che sparano ai cittadini ucraini, bombardano città e villaggi ucraini”. Inoltre, “la società è fortemente consolidata di fronte a un nuovo confronto aggressivo con l’Occidente che stiamo affrontando. E il livello è estremamente alto”.
“La Russia non rinuncerà ai nuovi territori annessi alla Federazione”
Peskov ha anche giustificato la decisione di Putin di congelare la partecipazione al Nuovo Start sostenendo che “la situazione è cambiata drammaticamente” per la Russia da quando è stato adottato. Quando è emerso quel documento, quando ci furono i negoziati, gli arsenali nucleari di Francia e Regno Unito furono messi da parte, dato che non sono paragonabili in potenza e volume a quelli di Russia e Stati Uniti. Questi paesi, Francia, Regno Unito, Stati Uniti stanno nella stessa organizzazione, che sta di fatto in guerra con noi”.
Il portavoce del Cremlino ha pure affermato che la Russia non rinuncerà, nell’ambito di un negoziato con l’Ucraina, ai nuovi territori annessi alla Federazione, rimarcando che “la nostra priorità assoluta è il raggiungimento dei nostri obiettivi”.
Infine, a proposito di colloqui di pace con Kiev, “per ora, a dire il vero, non credo che nessuno possa vedere alcun messaggio proveniente dalla parte ucraina. Per ora, procediamo dalla premessa dell’incapacità de jure della parte ucraina di tenere qualsiasi negoziato. Questo è il punto di partenza”.
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