C’è stata una conversazione telefonica tra il presidente della Russia, Vladimir Putin, e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Putin, durante la telefonata, ha criticato l’atteggiamento dell’Ucraina, colpevole di non dimostrare “una serie attitudine nel trovare una soluzione che possa essere accettabile per entrambe le parti”.

Putin ha anche accusato i vertici dell’Unione Europea di avere ignorato “l’azione criminale e disumana” dell’esercito ucraino compiuta ieri, cioè l’attacco missilistico con bombe a grappolo contro i quartieri residenziali nel centro di Donetsk. Secondo le autorità dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk (DPR), il bilancio del bombardamento è di 20 vittime e 36 feriti, tutti civili.

Dal canto suo, Charles Michel, su Twitter ha detto di avere sottolineato “al presidente Putin l’urgente necessità di fermare la guerra fratricida della Russia contro l’Ucraina. L’UE è unita nel condannare l’aggressione russa, rispondendo con potenti sanzioni e fornendo ulteriore sostegno all’Ucraina”. E ancora: “Ho chiesto un cessate il fuoco immediato e il ritiro dell’esercito russo“.

Putin e Michel hanno anche “discusso sui negoziati in corso tra Ucraina e Russia”. “La protezione delle vite dei civili è una priorità assoluta. I bombardamenti indiscriminati dei civili ucraini da parte delle forze russe devono cessare. La Russia deve consentire urgentemente l’accesso umanitario e un passaggio sicuro”, ha concluso il presidente del Consiglio Europeo.

A proposito di negoziati, il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, in un video, ha affermato: “La conversazione con il primo ministro israeliano Bennett è stata importante come parte dello sforzo di negoziazione per porre fine a questa guerra con una pace giusta. La nostra delegazione lavora a questo anche negoziando con la parte russa. Va abbastanza bene, mi è stato detto. Ma vedremo, i negoziati continueranno domani”.