Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato oggi, mercoledì 4 maggio, che l’esercito del Cremlino considererà i mezzi della NATO che trasportano armi in Ucraina come obiettivi da distruggere. Lo riporta l’agenzia di stampa RIA Novosti.

Shoigu ha anche affermato che le truppe russe “continuano l’operazione militare speciale. Attualmente, le unità dell’esercito, insieme alla milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk e della Repubblica popolare di Donetsk, stanno espandendo il controllo sui territori della LPR e della DPR”. Inoltre, i militari russi “stanno adottando misure esaustive per proteggere la popolazione civile. I corridoi umanitari vengono aperti ogni giorno per l’evacuazione in sicurezza dei civili dalle zone di guerra e vengono annunciati regimi di silenzio.

Il ministro ha poi detto che i militari ucraini rimasti bloccati nell’acciaieria Azovstal, a Mariupol, “sono bloccati in modo affidabile lungo l’intero perimetro del territorio. Le ripetute proposte ai nazionalisti di rilasciare i civili e deporre le armi, con la garanzia di rimanere in vita e ricevere un trattamento dignitoso in conformità con il diritto internazionale, sono state ignorate, ma continuiamo con questi tentativi.

A proposito di Azovstal, il sindaco della città sotto assedio Vadim Boychenko, parlando alla TV ucraina, ha raccontato che sono in corso “violenti combattimenti” nell’area dell’acciaieria e sono stati persi “i contatti con i soldati. Non sappiamo cosa succede se siano al sicuro o meno”.

 

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