Continuano le minacce russe all’Occidente come deterrenza per evitare che ci possa essere un intervento esterno nella guerra in Ucraina.

Aleksandr Grushko, viceministro degli Esteri russo, ha affermato che non si possono escludere “rischi di scontro diretto” tra la Russia e la NATO, secondo cui il rischio che “incidenti” con l’Alleanza Atlantica possano “degenerare in una direzione del tutto inutile”.

Queste parole seguono quelle di Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, che, intervistato da Al Jazeera, ha affermato che “la terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”, citando una recente dichiarazione del presidente statunitense Joe Biden, per cui “l’alternativa alle sanzioni è la guerra mondiale”.

Intanto, sul fronte dei negoziati, l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che in serata si terrà un secondo round di colloqui. Lo hanno riferito media russi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, stamattina ha affermato che i negoziatori russi saranno in Bielorussia stasera, in una località al confine con la Polonia.

Tuttavia, i bombardamenti non si fermano. Come reso noto dai media ucraini e internazionali, “i missili russi hanno di nuovo colpito il centro di Kharkiv“, la seconda città più popolosa dell’Ucraina.

Infine, Il servizio d’emergenza statale dell’Ucraina ha fatto sapere che oltre 2mila civili sono morti in una settimana di guerra, dall’inizio dell’invasione della Russia.

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