Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio condiviso su Telegram, ha annunciato: “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”, confermando, quindi, l’incontro negoziale con la Russia.

Durante la conversazione telefonica con il presidente bielorusso, “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”, ha concluso Zelensky. La decisione, quindi, è stata annunciata dopo un colloquio telefonico tra il presidente ucraino e quello bielorusso.

Intanto, come riferito dll’agenzia Reuters, il presidente Vladimir Putin ha ordinano che il sistema di deterrenza nucleare sia posto in massima allerta. Il capo del Cremlino, incontrando i suoi leader militari, ha affermato: “Ordino al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore di mettere le forze deterrenti dell’esercito russo in un regime di allerta speciale per il combattimento. Ciò può comprendere un componente nucleare, ha rifeirto la Ria Novosti.

La replica dell’ambasciatore americani alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, alla CBS: “La scelta di Vladimir Putin di mettere in stato di allerta le forze di deterrenza russe, comprese quelle nucleari, “dimostra che il leader russo sta aggravando il conflitto in un modo che è inaccettabile”.

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