È di 30 morti il bilancio provvisorio di un attacco missilistico russo contro una stazione ferroviaria di Kramatorsk, città dell’Ucraina orientale, utilizzata per l’evacuazione dei civili. Lo comunica la compagnia ferroviara statale ucraina, citata da Unian. I feriti sarebbero oltre 100.

A Kramatorsk c’è una delle stazioni più orientali ancora in funzione. Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha informato che migliaia di persone si trovavano lì al momento dell’attacco, cercando di salire sui treni.

Già ieri, giovedì 7 aprile, tre treni, che trasportavano sfollati, sono stati bloccati nella stessa regione dell’Ucaina dopo un attacco aereo sulla linea ferroviaria. Questo nuovo attacco potrebbe rientrare nella strategia della Russia di impadronirsi di quanto più territorio possibile nella parte orientale del Paese, il Donbass. Di conseguenza, le autorità locali hanno esortato i civili delle zone interessate ad andarsene finché è ancora possibile.

La scorsa notte c’è stato un attacco anche a Odessa dalla flotta russa del Mar Nero: danneggiate diverse infrastrutture, come comunicato da Vladislav Nazarov del comando operativo meridionale della città ucraina, senza rivelare il luogo dell’impatto. I missili avrebbero colpito la regione a sud del porto danneggiando alcune strutture. Non registrate vittime.

Sul fronte politico, l’Unione Europea ha adottato il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Le nuove misure prevedono un divieto di importazione sul carbone russo. Ciò provocherà “una perdita di entrate di circa 8 miliardi di euro all’anno per la Russia”, ha chiarito la Commissione europea. Tra le altre misure approvate oggi anche un divieto totale di transazioni e blocco degli asset su quattro banche russe.

Articoli correlati