Gli Houthi hanno affondato, nel Mar Rosso, la nave britannica Rubymar, carica di migliaia di tonnellate di fertilizzanti.

Il CENTCOM (Comando Centrale degli Stati Uniti) ha lanciato l’allarme: “Le circa 21.000 tonnellate di fertilizzante a base di fosfato di fosfato di ammonio che la nave stava trasportando presentano un rischio ambientale nel Mar Rosso. Mentre la nave affonda, presenta anche un rischio di impatto sotto la superficie per le altre navi che transitano sulle trafficate rotte marittime del corso d’acqua”.

La Rubymar, di proprietà britannica e battente bandiera del Belize, è stata attaccata il 19 febbraio scorso al largo delle coste dello Yemen e ieri il governo yemenita, riconosciuto a livello internazionale, ha annunciato che la nave è affondata completamente a causa delle condizioni meteo del mare, confermando la minaccia di una fuoriuscita di grandi quantità di materiali tossici nel Mar Rosso.

La nave italiana Duillio ha abbattuto un drone

Nel pomeriggio di ieri, la nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo verso di essa. Lo ha comunicato il ministero della Difesa, precisando che attualmente nell’area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, la nave Duilio ha avvicendato nave Martinengo nell’attività nazionale, avviata a fine dicembre, in seguito agli attacchi da parte dei miliziani Houthi contro il traffico in navigazione nello stretto di Bab-el Mandeb.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato che: “gli attacchi terroristici degli Houti sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alle sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni paesi e agevolarne altri”.

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