Ritrovamenti di tartarughe lungo i litorali romagnoli.

Fano, Pesaro, Riccione, Cattolica hanno purtroppo fatto registrare nello scorso fine settimana lo spiaggiamento di tartarughe, alcune vive ed altre morte.

A rendere noto il fenomeno è la Fondazione Cetacea di Riccione che precisa, però, come non tutti i rettili erano di origine marina. Niente Caretta caretta, per intenderci, ma tartarughe di origine esotica e di acqua dolce.

Stante quanto riportato dalla Fondazione Cetacea, infatti, è probabile che dopo i temporali che sono imperversati nei giorni scorsi, i fiumi hanno riversato in mare le tartarughe d’acqua dolce. Preoccupa, altresì, che si tratti di animali esotici, che non dovrebbero, cioè, trovarsi nei nostri fiumi.

Purtroppo la moda degli acquari di casa ha comportato l’importazione di rettili, spesso neonati, prelevati sia in America che in Asia. In pochi sanno che tali animali possono raggiungere dimesioni notevoli facendo a volte sorgere, in mancanza di attrezzatura adeguata, anche problemi di natura sanitaria. In molti decidono così di abbandonarle, commettendo un reato e determinando le condizioni per potenziali squilibri nell’ambiente naturale.

Alcune specie di Tartarughe esotiche, infatti, sono particolarmente invadenti ed in tal maniera potrebbero costituire pericolo per le specie, sia animali che vegetali, autoctone.

Un problema, afferma la Fondazione Cetacea, causato dalla superficialità di persone che comprano animali esotici e poi per vari motivi, non li tengono fino alla loro naturale durata di vita. I commercianti, poi, dovrebbero spiegare quanto questi animali sono in grado di crescere.

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