Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, avrebbe ricevuto un sostanzioso aumento di stipendio con effetto retroattivo passando da 62 mila euro l’anno a 150 mila. Lo prevede un decreto interministeriale del 7 agosto del ministero del Lavoro, Nunzia Catalfo, firmato di concerto con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
La notizia è stata riportata da La Repubblica. Nel decreto, lo stesso stipendio di 150mila euro all’anno è attribuito anche al presidente dell’INAIL, 40mila euro all’anno invece sono assegnati ai vicepresidenti dei due Istituti (60mila se hanno deleghe). I consiglieri di amministrazione di INPS e INAIL, invece, hanno un emolumento di 23mila euro ciascuno. L’aumento ha effetto retroattivo, «con decorrenza dalla data di nomina del Presidente, del Vice Presidente e dei consiglieri di amministrazione Inps e di Inail».
Matteo Salvini, leader della Lega, su Twitter ha commentato così: «Non ho parole. Invece di aumentarsi lo stipendio, prima paghi la Cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta».
Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha affermato: «Abbiamo capito bene? Stipendio aumentato con effetto retroattivo per il presidente Inps Pasquale Tridico? Lo stesso Tridico, uomo dei Cinquestelle, passato alla storia per il caos della gestione della cassa integrazione e del bonus delle partite Iva, assegno che attendono ancora milioni di cittadini; tra i responsabili dei mancati controlli sui requisiti per l’erogazione del Reddito di cittadinanza, finito infatti anche nelle tasche di criminali e presunti assassini; colui che ad agosto venne in commissione Lavoro alla Camera e invece di riferire puntualmente sullo scandalo del bonus accreditato ai parlamentari furbetti finì col fare un mero comizio elettorale… Sostanzialmente un incompetente che ha fatto solo danni, che ha mal gestito l’istituto di previdenza con imperdonabili ricadute su milioni di italiani ma che, secondo il Governo Conte, merita addirittura un premio. Mentre gli italiani fanno ancora i conti con la crisi economica, Tridico passa infatti da 62mila a 150mila euro di retribuzione: circa il 50% in più di quanto guadagnato dal suo predecessore Boeri. Senza dimenticare la quota di arretrati che a spanne sarebbe di circa 100mila euro. Adesso basta, la misura è davvero colma. Chiediamo le dimissioni di Tridico e le scuse immediate di tutto l’esecutivo per questa ennesima vergogna firmata Movimento 5 stelle».
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