Una tragica vicenda ha colpito una Rsa a Settignano, in provincia di Firenze, dove un’intossicazione alimentare sembra essere la causa di tre decessi e il ricovero di altri due anziani in condizioni gravi. Il caso ha portato alla morte di tre ospiti della struttura e all’ospedalizzazione di altre due persone, tutte colpite da una grave sindrome gastrointestinale subito dopo aver consumato i pasti forniti dalla mensa della casa di riposo.
L’intossicazione alimentare sospetta: la cronaca dei fatti
L’inchiesta è in corso. Lunedì scorso, alcuni ospiti della Rsa Villa Desiderio di Settignano hanno accusato malori subito dopo il pranzo. Due di loro sono deceduti poche ore dopo il ricovero presso l’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. La situazione si è aggravata ulteriormente con il decesso di un terzo anziano, avvenuto nelle ultime ore. Nel frattempo, due altri ospiti, anch’essi colpiti da sintomi gravi, sono stati trasferiti d’urgenza all’ospedale di Careggi, uno dei principali ospedali fiorentini.
Le autorità sanitarie hanno subito attivato gli accertamenti necessari. I carabinieri del Nas e il personale dell’ufficio igiene dell’Asl Toscana Centro sono intervenuti per raccogliere campioni alimentari e avviare una serie di indagini sulla filiera di cottura dei pasti serviti agli ospiti. Secondo quanto emerso, il pasto consumato dai malati proveniva dal centro di cottura della Rsa Monsavano di Pelago, una struttura della stessa rete, ora sotto accertamento per possibili irregolarità.
Le reazioni delle istituzioni e della politica
L’episodio ha suscitato diverse reazioni politiche. Matteo Renzi, leader di Italia Viva e già sindaco di Firenze, ha definito la vicenda uno “scandalo assoluto”. “Quattro anziani sono morti in una struttura che avrebbe dovuto accompagnarli negli ultimi anni della loro vita”, ha scritto su X. Renzi ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare per fare luce su quanto accaduto, chiedendo alle istituzioni di fare chiarezza. “Chi ha sbagliato deve pagare”, ha concluso con forza, esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime.
Anche Dmitrij Palagi, capogruppo di Sinistra Progetto Comune, ha commentato la situazione, indicando che l’intossicazione alimentare solleva interrogativi sul sistema di gestione delle residenze per anziani. Palagi ha sottolineato la necessità di stabilire criteri di garanzia e di controllo più severi, criticando l’attuale sistema di residenzialità assistita. Secondo il politico, è essenziale ripensare il modello di gestione delle Rsa per evitare che incidenti di questo tipo si ripetano.
Accertamenti e indagini in corso
La Procura di Firenze ha disposto l’autopsia per le prime due vittime, in attesa di ulteriori riscontri. Gli ispettori dell’Asl Toscana Centro stanno proseguendo le verifiche sul centro di cottura della Rsa Monsavano di Pelago e sulle modalità di preparazione e distribuzione dei pasti nelle strutture coinvolte. Al momento, non sono stati esclusi errori nel processo di cottura o nella gestione della catena alimentare che potrebbero aver causato l’intossicazione. La Rsa Monsavano è stata chiusa per tutta la durata delle indagini.
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