Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata alle 5:17 con epicentro tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. E’ la più forte dello sciame sismico che segue il terremoto devastante delle 3,36 di ieri che ha dato il via alla distruzione in Centro Italia.
La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione nei territori di Marche e Lazio diffondendo altro panico. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità.
Complessivamente sono oltre 60 i terremoti seguiti alla prima scossa 6.0. Da oltre 24 ore la terra non smette di tremare con scosse anche molto consistenti e chiaramente avvertite dalla popolazione già colpita e stremata.
E nella notte arriva anche un drammatico aggiornamento del bilancio ufficiale delle vittime. Sono 159 i morti accertati del sisma tra Lazio, Umbria e Marche. Nel reatino hanno perso la vita 106 persone, nell’ascolano 53. Il bilancio, diffuso a tarda sera dal dipartimento della Protezione Civile.
Ma questo stesso bilancio è in continuo aggravamento. Non ci sono conferme ufficiali, ma secondo alcuni soccorritori, il bilancio delle vittime del terremoto nelle Marche sarebbe molto più pesante di quanto risulta finora: 83 morti. Quarantasei vittime si contano ad Arquata del Tronto, ma a queste si aggiungerebbero le 37 nella frazione di Pescara del Tronto. Se questi dati fossero confermati al bilancio complessivo andrebbero aggiunte altre 30 vittime.
A fronte dei bilanci ufficiali si moltiplicano anche le stime ufficiose, di stampa e così via che arrivano a parlare di quasi 250 vittime oltre gli innumerevoli feriti. una tragedia immane.
Continuano, nel frattempo, le operazioni di soccorso e quelle di ricerche dei dispersi. Due persone mancano all’appello ad Arquata del Tronto, comune a 9 chilometri dall’epicentro del sisma. 4370 gli uomini impegnati dalla Protezione civile nell’area e con il passare delle ore anche questo impegno è destinato a crescere.
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