Una serie di mostre itineranti a livello internazionale volte a fornire un interessante spaccato delle tendenze e degli stili dell’arte contemporanea cinese.

Dal 14 al 28 maggio si terrà nella Sala Giubileo del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma la mostra “Arte e pace. L’arte contemporanea cinese”. L’esposizione è sostenuta dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio di Regione Lazio e di Roma Capitale, organizzata dalla China Artists Association e dall’Associazione degli Artisti Cinesi in Italia, con la gestione e l’organizzazione di Arthemisia. Finanziata dal China National Arts Fund, il progetto si inserisce nell’ambito del ricco e interessante programma di eventi dal titolo “L’Arte cinese viaggia nel mondo”.

Protagonista assoluta della prima tappa l’Italia, che  si distingue per la grande vivacità di stili e di tecniche. Quaranta le opere che saranno esposte tra pitture, stampe e sculture, scelte tra le migliori del genere. Il tema scelto è quello della Pace, su cui si svilupperà l’intero percorso narrativo ripercorrendo le tematiche proposte alla Biennale Internazionale di Pechino.

La “China Artists Association”, è stata fondata nel 1949, con sede a Pechino. Composta da artisti di tutti i gruppi etnici cinesi, l’associazione è una forza importante nello sviluppo dell’arte cinese. Si tratta della più grande e importante organizzazione artistica statale cinese con oltre 15.000 membri, tra i quali i più influenti studiosi d’arte e di belle arti della Cina. Fin dalla sua istituzione, si è impegnata ad incentivare rapporti amichevoli e scambi artistici e culturali, per promuovere lo sviluppo e la prosperità delle belle arti nel mondo. Con il sostegno e la collaborazione del progetto “La via della seta” si è potuto realizzare uno scambio culturale e non solo fra le due nazioni che comprende anche i collegamenti marittimi che si sono sempre alternati senza sosta in tutto il 21° secolo. L’obiettivo è quello di perpetuare e intensificare una collaborazione su diversi fronti fra l’Italia e la Cina, fra l’Europa e la Cina, con l’auspicio che questi scambi altamente culturali e artistici, aiutino a promuovere fra i popoli amore, comprensione, amicizia e pace, di cui il mondo di oggi ha tanto bisogno. Presentata già nel 2013, al forum regionale ASEAN, dal presidente Xi Jinping durante il suo discorso di fronte al parlamento indonesiano, la proposta per una moderna Via della Seta – ovvero la ricostruzione di un collegamento per via terrestre vecchio di duemila anni e la creazione di un passaggio marittimo dal Sud-Est dell’Asia, all’Africa Occidentale fino al Mar Mediterraneo Settentrionale -, si concretizzò nel 2015 con il nome di One Belt One Road (OBOR). L’idea è promuovere un percorso di industrializzazione euroasiatica attraverso la rivalutazione delle vie terrestri per raggiungere l’Europa, la Silk Road Economic Belt (SREB) e delle vie oceaniche, la Maritime Silk Road (MSR). Il potenziamento e la promozione delle vie terrestri e di quelle marittime per gli scambi commerciali che servirà anche a potenziare quelli culturali tra Cina ed Eurasia.