Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova, intervenuta a 24Mattino su Radio24 di Simone Spetia, ha criticato la possibilità di un nuovo lockdown generale per contenere la diffusione del coronavirus.

«No, la situazione sta precipitando un po’ ovunque ma non serve un lockdown generale – ha detto l’esperta – bisognerebbe intervenire in maniera mirata a seconda della situazione epidemiologica, della disponibilità di letti in terapia intensiva e della capacità di fare tamponi, la sensazione è che stiamo andando nel panico e a rimorchio del virus invece che guidare noi si sta perdendo il controllo. C’è uno scontro Stato-Regioni, qui non c’entra la scienza ma la politica».

Poi la proposta della dott.ssa Viola: «La mia proposta è un lockdown programmato, ad esempio una settimana al mese, poi decide il Cts (Comitato Tecnico Scientifico, n.d.r.) come e quando, così si sa in anticipo e possiamo organizzarci da qui a giugno e il resto delle tre settimane possiamo avere una vita regolare sempre rispettando le regole».

Così si elimina «l’ansia di un Dpcm che cambia ogni settimana, oggi tutti noi stiamo vivendo una situazione ansiogena perché non sappiamo cosa succederà domani, questo non fa bene a nessuno», ha aggiunto l’immonologa.

E gli over 70 a casa? «Ha poco senso, non risolverebbe problemi perché l’età media dei ricoverati è bassa e chi va al pronto soccorso, vero problema adesso, è ogni fascia di età, e poi quando andremo a riaprire avremo un sacco di settantenni potenzialmente esposti al virus se facciamo circolare il virus in ogni fascia di età», ha affermato l’esperta.

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