Beatrice Lorenzin, deputata del Partito Democratico, ha affermato: «Spero che l’esperienza dello scorso anno sia di ausilio e non che sia passata inutilmente. Una cosa la sappiamo, con la variante Delta, la distanza non è di un metro, ma due. Vuol dire che per accedere a un servizio come il trasporto pubblico locale dove abbiamo i maggiori problemi, dove non solo si deve mantenere le distanza ma c’è un obbligatorietà delle mascherine da portare bene, non per finta come avviene, torna basilare la vaccinazione».

«Abbiamo la necessità per i ragazzi che vanno a scuola con i mezzi pubblici che siano vaccinati. Lo dico alle mamme ed ai papà. Ho passato questa estate a parlare con i genitori sulla spiaggia, c’è ancora molta paura da parte dei genitori, non tanto a vaccinare se stessi quanto a vaccinare i figli», ha aggiunto l’ex ministra della Salute.

Intanto, a un mese alla riapertura delle scuole, il Commissario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, ha riservato una corsia preferenziale alle vaccinazioni dei minorenni.

Da oggi, infatti, in tutta Italia saranno aperti gli hub vaccinali senza prenotazione per i ragazzi di età compresa tra i 12 ai 19 anni.

Si tenta in questo modo di porre un ulteriore freno alla variante delta del Covid che, stando a quanto reso noto dagli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, colpisce maggiormente i bambini e i ragazzi di età tra i 10 e i 19 anni. Sono loro, infatti, che si ammalano di più dei ventenni e il doppio dei trentenni e dei quarantenni.

La variante delta, infatit, comincia a correre anche tra i più piccoli: l’incidenza è cresciuta

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