“Le votazioni non sono state manipolate, si è avuto accesso solo ad alcuni database, il che è reato e infatti sono state depositate delle denunce in Procura”. Luigi Di Maio, che si trova in Sicilia per sostenere la candidatura alla Regione di Giancarlo Cancelleri, continua a gettare acqua sul fuoco sull’hackeraggio della piattaforma Rousseau adoperata da 5 Stelle per tutte le iniziative di partecipazione con la base non ultima la stessa designazione di Cancelleri.

Il vice presidente della Camera ha ricordato tra l’altro, l’ipotesi di una certificazione esterna del voto, come già avvenuto alle Quirinarie, ma proprio sulla votazione del candidato alla presidenza della Regione siciliana si scatenano le critiche degli esponenti di altri partiti.

Ad allungare dubbi il deputato dem Michele Ansaldi: “Già da settimane i vertici del Movimento 5 stelle  avevano fatto capire di voler puntare su Cancelleri, la cui sorella siede in parlamento nel gruppo M5s. La votazione, conclusa con un plebiscito peraltro di poco più di 4mila votanti, è passata però dallo stesso sistema che al centro da giorni di hackeraggi e incursioni informatiche. C’è chi minaccia esposti per violazione della privacy, che potrebbero rappresentare un pesante problema giudiziario per il partito di Grillo”.

Le critiche più severe, però arrivano da Riccardo Nuti, sospeso da diverse settimane dal M5S per il caso firme false a Palermo: “Se non vi è noto vi informo che il secondo hacker afferma di essere entrato da mesi dentro Rousseau quindi se questo fosse vero come si fa ad essere certi che le votazioni online non sono state alterate? Sono tutti aspetti da analizzare con attenzione e senza superficialità

Uno degli hacker che hanno violato il sistema ed addirittura irriso attraverso i social: “Mi dispiace, ho dimenticato il più divertente. Non mi importa di voi, ma Casaleggio sa. Perfino Evariste Galois potrebbe farlo”, scrive su twitter ‘rogue0’ prendendo in giro anche l’altro hacker che ha attaccato la piattaforma Rousseau.

Nel suo post su facebook Nuti sostiene che “molti simpatizzanti o semplici cittadini dicono che anche i sistemi informatici della Nasa, Cia, Russia, Usa sono stati attaccati in passato ma, perdonatemi, questo non significa nulla, è un paragone ridicolo e dimostra che non si è capito quanto è emerso e il diverso livello di protezione e di attacco. Stessa cosa quando si afferma che il Pd non può parlare perché non ha piattaforme simili, giusto, vero, ma che risposta è?”