Antonio D’Acci, 61enne di San Severo (Foggia) e residente a Termoli, è il macchinista morto ieri, martedì 26 marzo, per un malore sul treno regionale che stava percorrendo la linea Pescara – Sulmona, all’altezza di Manoppello (Pescara). Inutili, purtroppo, i soccorsi.

Si è appreso che il 61enne ha molto probabilmente salvato la vita degli 87 passeggeri e del capotreno che, al momento della tragedia, intorno alle 16.40, si trovavano a bordo del regionale 4193. Il treno era in transito all’altezza di Brecciarola di Chieti.

Antonio D’Acci, infatti, come si apprende da Il Messaggero, quando ha avvertito i dolori dell’infarto, ha azionato il freno di emergenza e ha così fermato il treno.

La nota di Forza Italia

“Cordoglio e vicinanza alla famiglia di Antonio D’Acci, il macchinista colpito da infarto sul treno Pescara-Sulmona che, con la sua manovra, ha salvato la vita di 87 passeggeri prima di perdere purtroppo la vita. Un atto di grande generosità da parte di una persona che, con grande dedizione e spirito di sacrificio, ha pensato al prossimo anche nel momento più buio”.

Così, in una nota, il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, segretario di Forza Italia Abruzzo.

Il cordoglio del M5S

“Ho appreso con dolore e tristezza la notizia della morte di Antonio D’Acci, macchinista di 61 anni, che oggi ha perso la vita per un malore improvviso a bordo del treno Pescara-Sulmona. Alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene esprimo sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza. Questo è il momento del silenzio e del dolore, in attesa che si faccia piena luce su quanto accaduto”.

Così, in una nota, la senatrice del M5S Gabriella Di Girolamo. “Noi del Movimento 5 Stelle – ha aggiunto la senatrice –  in questa legislatura abbiamo depositato una mozione, a prima firma della nostra Elisa Pirro, in cui si chiede l’impegno del governo a includere i lavoratori turnisti del settore ferroviario tra le categorie di lavoro usurante; a porre in essere interventi legislativi volti a disciplinare in modo più coerente con le caratteristiche del lavoro svolto la gestione dei turni e dei riposi del personale viaggiante con specifico riguardo alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati, con un occhio di riguardo ai lavoratori particolarmente fragili; a colmare il vuoto normativo esistente in ordine al soccorso al macchinista sia nei treni viaggiatori che nei treni merci; a prevedere una differente disciplina dei turni di lavoro dei macchinisti e capitreno, in considerazione dei rischi cui sono costantemente sottoposti”.