Una malattia non identificata sta preoccupando le autorità sanitarie nella Repubblica Democratica del Congo, con 416 casi segnalati e 31 decessi dal mese di ottobre.

Il distretto più colpito è Panzi, situato nella provincia occidentale di Kwango. “Meno di due settimane fa, l’Oms è stata informata di una malattia non diagnosticata”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Malaria confermata in oltre l’80% dei campioni

I primi test hanno rilevato la presenza di malaria in 10 dei 12 campioni analizzati, rappresentando oltre l’80% dei casi. Ghebreyesus ha spiegato che, nonostante questi risultati, potrebbero essere coinvolte altre malattie. “Ulteriori campioni saranno raccolti e analizzati per determinare la causa o le cause esatte”, ha sottolineato il direttore generale dell’Oms.

I fattori critici: malnutrizione e scarsa copertura vaccinale

Le condizioni di salute pubblica nella regione aggravano la situazione. Ghebreyesus ha evidenziato che l’area colpita “soffre di alti livelli di malnutrizione e di una bassa copertura vaccinale, lasciando i bambini vulnerabili a una serie di malattie, tra cui malaria, polmonite, morbillo e altre”. Questi fattori contribuiscono a rendere più complessa l’identificazione e il controllo del focolaio.

La sfida dell’accesso nelle aree remote

La risposta delle autorità sanitarie è ostacolata dalla geografia e dalle condizioni climatiche. Panzi è una zona remota, con telecomunicazioni limitate e accessi resi difficili dalla stagione delle piogge. La squadra nazionale di risposta ha impiegato diversi giorni per raggiungere l’area interessata, ritardando l’avvio delle indagini.

Collaborazione internazionale per contenere l’emergenza

L’Oms e i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie stanno lavorando insieme al governo locale per identificare l’origine del focolaio. Esperti sono stati inviati nella regione per raccogliere ulteriori campioni e fornire supporto clinico alla popolazione.