Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha commentato, intervistato da Radio 24, la cattura del boss Matteo Messina Denaro.

Nordio ha affermato: “Possiamo garantire che coniugheremo il diritto alla salute con l’assoluta sicurezza nell’espiazione della pena di un ex latitante pericoloso catturato con molta fatica dopo molti anni”.

Nordio ha poi parlato di “sibili di rancore” da parte di chi “non si rassegna al fatto che questa grandissima operazione sia stata operata da un governo di centro-destra. Dopo aver lamentato una inerzia di questo governo nei confronti della lotta alla mafia arriva un successo straordinario“.

La cattura di Matteo Messina Denaro ha saldato il conto con le vittime della famiglia del perioo stragista? Il ministro ha risposto così: “Con questo arresto si chiude la fase più cruenta e sanguinaria. È la fine di un inizio, poi che sia l’inizio della fine dipende da molto, non solo dalla legislazione ma anche dall’uso che faremo di queste nuove tecnologie per combattere la mafia“.

Infine, “per le intercettazioni sono anni che ripeto che sono assolutamente indispensabili per la lotta e per la ricerca della prova e per comprendere i movimenti di persone indiziate di reati gravissimi. Servono a capire con chi parlano, come si muovono e quali sono le loro problematiche. Come accaduto con Messina Denaro. Sono indispensabili ma va cambiato l’abuso che se ne fa soprattutto per reati minori e la diffusione che si fa a mezzo stampa per intercettazioni che non hanno alcun valore legale”.

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