Continua la sfida di Luca Colombo, classe 1978. Il celebre recordman milanese ha attraversato il lago di Como nel 2017. Ma adesso ha in mente qualcosa di diverso. Attraversare lo Stretto di Messina in sella a una Honda Crf 450R.
L’avventura di Luca Colombo
«Tutto è iniziato da ragazzino, quando di nascosto prendevo il motorino di mio nonno e scorrazzavo come un pazzo. Da allora le 2 ruote hanno fatto sempre parte della mia vita e adesso sono pronto per una nuova avventura ». Riporta così Repubblica.
Luca sbarcherà in Sicilia domani pomeriggio e la prossima settimana, verosimilmente nel week- end, si cimenterà in questa incredibile avventura. La rotta prevede la partenza da Torre Faro, con l’arrivo a Villa San Giovanni, a Cannitello.
Una distanza di ben 3.2 km: «Tutto è nato in maniera abbastanza goliardica. Sono sempre in cerca di nuove emozioni e nuovi stimoli e così lo scorso autunno sono venuto per la prima volta a Messina per studiare il territorio. Una sfida che presenta parecchie insidie, soprattutto i venti e le correnti, la forza delle onde del mare, che ovviamente non è paragonabile a un lago, e poi ovviamente dovrò valutare bene e giornalmente le condizioni meteorologiche. Le prime ore della mattina sono sempre le più indicate. Mi sto interfacciando continuamente anche con pescatori siciliani che conoscono bene il mare, oltre che con il mio team ovviamente».
La sua compagna di avventure, l’Honda
La Honda è stata messa a disposizione del centauro dalla Red Moto di Desio. Già protagonista dei precedenti record, la Crf 450R è stata scrupolosamente preparata per affrontare il mare grazie a un aumento della cilindrata e della potenza. Un lavoro portato a termine da Giorgio Lumini e da Angelo Pezzano. Il mezzo è stato equipaggiato con pattini nautici e con una gomma posteriore dotata di tasselli speciali per fornire la giusta spinta idrodinamica e far planare sull’acqua gli oltre 205 kg a pieno carico.
Luca indosserà al polso un piccolo dispositivo personale di galleggiamento e per riuscire nell’impresa dovrà completare il tragitto senza scendere mai al di sotto della velocità critica di 30 nodi, 55.6 km/ h, un fattore decisivo per poter “accarezzare” l’acqua senza il rischio di affondare.
« Io vengo dalla strada, dal mondo della superbike. Sono pur sempre figlio degli anni ‘80. La mia prima moto è stata una Fantic Trial 50 e da quel momento è stato un susseguirsi di avventure. Sono molto emozionato, mi spiace non poter portare con me mia moglie Elena e mia figlia Alena, che ha 12 anni e deve andare a scuola. Ma sono le mie prime tifose».
Luca ha tanti progetti ed è un vulcano di idee, ma per il momento preferisce concentrarsi sul presente: « La pandemia purtroppo ha reso impossibile qualsiasi tipo di programmazione. Ma sono felice di cimentarmi in questa sfida e spero anche di rappresentare un importante spot turistico per la Sicilia. E a tal proposito, ci tengo a ringraziare tutti. La Sicilia si è mostrata subito molto vicina, al punto che anche la Magicmotorsport, un’azienda di Partinico, mi sponsorizzerà per l’evento. La prima cosa che farò appena sbarcherò in Sicilia? Viaggio parecchio e sono un amante dei sapori tipici. Una bella granita siciliana e poi subito in sella alla mia fedele motocicletta».
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