Ieri sera, intorno alle 22.30, a Melito di Napoli, all’interno del perimetro della scuola media Marino Guarano, è stato trovato il corpo senza vita del 64enne Marcello Toscano, insegnante di sostegno. Le ricerche dell’uomo, ucciso a coltellate, erano partite alle 20 quando i familiari hanno lanciato l’allarme visto che non ne avevano più notizie.

Stando a quanto si è appreso, gli investigatori avrebbero concentrato la loro attenzione su un uomo che in queste ore viene sentito in una caserma dei carabinieri. Si tratta di un adulto – un opertore scolastico dell’istituto in cui è avvenuto l’omicidio – rispetto a cui non si hanno altre informazioni. Nei suoi confronti, a momento, non sarebbe stato adottato alcun provvedimento.

Inoltre, non lontano dall’aiuola del cortile dov’è stato rinvenuto il cadavere del professore, i Carabinieri di Napoli hanno trovato tracce di sangue. Nessuna ipotesi sull’appartenenza e sarà l’esame del DNA a svelare eventualmente l’identità. Da una prima analisi si tratta di tracce ematiche per spostamento e non da trascinamento, come se il sangue sia sgocciolato a terra.

Un cugino della vittima, su Facebook, si è sfogato così: “L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedi’ di fine settembre… Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale. Grazie ad uno Stato che ha abdicato da tempo, diventato solo una sorta di participio passato: qualcosa che è stato ma che adesso non c’è più”.

Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, ha affermato: “Sono sconcertato per la tragica morte del professor Marcello Toscano, a Melito di Napoli. Mi stringo al dolore della sua famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto sul drammatico avvenimento”.