Ieri, mercoledì 1 settembre, a Milano, è stato ucciso il 34enne Francesco Spadone, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco sparato da un vicino di 72 anni.

Stando a quanto riportato da alcuni testimoni, Spadone si trovava insieme a un gruppo di famigliri e amici per un barbecue nel cortile condominiale del civico 3 di via Ovada.

Intorno alle 11, Rocco Sannicandro, vicino del 34enne, ha sparato in aria dal proprio appartamento al quarto piano più di un colpo con la sua pistola semiautomatica regolarmente denunciata.

Nel pomeriggio, poi, con la grigliata in corso, l’anziano di 72 anni è sceso in cortile e ha affrontato il gruppo di Spadone. Ne è nata una colluttazione poi degenerata, quando Sanniccandro ha sparato alcuni colpi.

Almeno uno di questi ha centrato al costato il 34enne. Spadone, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, è stato subito caricato in auto da amici e familiari che l’hanno, senza attendere l’arrivo dell’ambulanza, accompagnato al vicino ospedale, dov’è stato dichiarato morto: non è sopravvissuto all’intervento chirurgico d’urgenza.

I due si conoscevano e da tempo si scontravano per questioni di vicinato. Spadone, pluripregiudicato, era noto in zona per l’atteggiamento violento e a giugno aveva picchiato un marocchino all’interno di un bar provocandogli una prognosi di 40 giorni.

Nella ricostruzione dei carabinieri del Nucleo investigativo diretti da Antonio Coppola, gli amici del 34enne si sarebbero scagliati contro il 72enne, che ha riportato contusioni alla testa ed è stato trasportato in condizioni serie (ma non in pericolo di vita) alla clinica Humanitas di Rozza.

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