Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario di un ospedale. È accaduto la notte scorsa, intorno alle 2, a Napoli, all’ospedale Cardarelli.
Un’infermiera di 55 anni è stata picchiata con calci e pugni (e hanno provato persino a cavarle un occhio) da quattro persone. I genitori di una ragazza di 20 anni ritenevano che la figlia, che aveva dolori al petto, fosse trascurata e, per reazione, hanno attaccato l’infermiera, aiutate da altre due persone.
L’infermiera, stando a quanto riportato dai carabinieri, aveva già incontrato il giorno precedente i genitori della ragazza e già allora avevano avuto discussioni. Ore dopo il confronto è degenerato e il marito e la moglie, insieme ad altre due persone in corso di identificazione, hanno aggredito l’infermiera, per cui sono stati stimati dieci i giorni di prognosi. I due aggressori saranno, invece, denunciati per percosse e lesioni. In corso le indagini dei carbinieri.
L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che da anni denuncia questo tipo di aggressioni, su Facebook ha scritto: «È stata una violenza inaudita, perpetuata per circa 15 minuti con un solo obiettivo: vendicarsi per una semplice attesa di un paziente stabile, unicamente agitato. I colleghi hanno tentato di salvarla strappandola dalle grinfie degli aggressori ma solo l’intervento delle forze dell’ordine ha ristabilito la calma».
La direzione del Cardarelli, in una nota, ha affermato: «Episodio di gravità inaudita e inqualificabile che non può e non deve restare impunito. Alla nostra infermiera e alla sua famiglia va la solidarietà dell’intera azienda ospedaliera. Siamo pronti a costituirci parte civile e decisi a fare quanto in nostro potere per far sì che gli autori di questa violenza siano individuati e perseguiti».
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