Un episodio di estrema violenza si è consumato al Policlinico Universitario Federico II di Napoli, lo scorso 8 aprile, quando un paziente di 62 anni, Francesco Vanacore, nella foto, è stato aggredito brutalmente da quattro vigilanti. La vittima, in attesa di ricovero nel reparto di Cardiologia, è stata colpita con pugni e calci, anche ai genitali, dopo un tentativo di accedere con la propria auto in una zona dell’ospedale non autorizzata.
L’aggressione e la morte di Francesco Vanacore
L’aggressione è avvenuta a seguito di una discussione scoppiata tra Vanacore e i vigilanti, che gestivano il servizio di portineria presso il Policlinico Federico II. Il sessantaduenne è stato trovato a terra, in evidente difficoltà respiratoria, dopo aver subito colpi devastanti. Nonostante l’arrivo dei soccorsi, Vanacore è morto poco dopo, a causa delle gravi ferite riportate durante il pestaggio.
L’indagine e gli arresti dei vigilanti coinvolti
All’alba di oggi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Vomero, insieme ai militari della Stazione Napoli-Marianella, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. I quattro vigilanti, dipendenti dell’Istituto di Vigilanza incaricato della portineria del Policlinico, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio preterintenzionale pluri-aggravato.
Le accuse e i capi di imputazione
Secondo l’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, i quattro vigilanti sono gravemente indiziati di aver agito in concorso, con abuso dei doveri legati al pubblico servizio. La loro azione violenta e ingiustificata ha portato alla morte di Vanacore, che non ha potuto difendersi dai calci e dai pugni ricevuti, in particolare in zone sensibili come i genitali.
La custodia cautelare domiciliare è stata disposta in attesa di ulteriori sviluppi nell’indagine.
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