“Il naufragio in Calabria? La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. “Sul problema degli scafisti ci stiamo lavorando, è un problema internazionale”, ha aggiunto.
Così Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, a margine della presentazione del rapporto sulle polizie locali dell’ANCI, commentando quanto successo al largo delle coste crotonesi, dove un barcone carico di migranti è naufragato, causando la morte di 63 persone (ma ci ancora dispersi).
Parole che hanno naturalmente scatenato una dura reazione politica.
Iervolino (Radicali Italiani): “Si dimetta”
Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali italiani, ha commentato: “Parole agghiaccianti, inaccettabili ma ancora più gravi se pronunciate dal ministro dell’Interno che è preposto a garantire il diritto d’asilo nel nostro Paese. Ora si dimetta”.
E ancora: “Dichiarando che di fronte a tragedie di questo tipo non ci sia al primo posto il diritto o il dovere di partire il ministro Piantedosi ha praticamente negato l’esistenza del diritto d’asilo e l’ha fatto davanti ai cadaveri di uomini, donne e bambini provenienti da Afghanistan, Iran, Paesi da cui si fugge perché a rischio è la vita propria e dei propri figli. Si chiama diritto d’asilo ed è parte integrante della cultura democratica del nostro Paese e del mondo libero tutto. Se il ministro dell’Interno non ha piena consapevolezza di tale imprescindibile obbligo internazionale che lui stesso deve garantire, deve dimettersi immediatamente”.
Pastorella (Azione – Italia Viva): “Parole imbarazzanti”
Giulia Pastorella, deputata di Azione-Italia Viva e vicepresidente di Azione: “Le parole di oggi e di ieri pronunciate dal ministro Piantedosi sono imbarazzanti: ma come si possono accusare quei genitori disperati che scappano da fame, guerre e poverta’ indicibili, di mettere in pericolo la vita dei propri figli? Non c’è nessun ‘miraggio illusorio’ nel desiderare, per se’ stessi e per la propria famiglia, una vita migliore. Anziché ricalcare le peggiori orme del suo sodale Salvini, usando toni così poco rispettosi verso chi ha appena perso la vita, invece di scatenare guerre sante contro chi meritoriamente salva le vite dei naufraghi, dia prova di saper affrontare politicamente la grande sfida che riguarda tutti, promuovendo un rapporto fattivo e collaborativo con l’Unione Europea, normalizzando quello con i nostri vicini come la Francia, puntando su un ruolo da protagonista equilibrato per il nostro Paese, senza contrapposizioni inutili che allontanano dalla gestione concreta dei flussi migratori”.
Riccardo Magi (+Europa): “Si rende conto di ciò che dice?”
“C’è da inorridire alle parole del ministro Piantedosi che non sa dire altro, di fronte a una tragedia come quella di Crotone, che bisogna bloccare gli sbarchi. Si trattava di persone che, vista la loro provenienza, quasi sicuramente avrebbero avuto diritto a protezione internazionale. Servono canali sicuri di ingresso nel nostro Paese per i rifugiati e anche per chi cerca lavoro”. Così Riccardo Magi, segretario e deputato di Più Europa.
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