• Informativa del ministro della Salute Roberto Speranza al Senato.
  • La risoluzione di maggioranza ha avuto 234 voti favorevoli, 23 contrari e nessun astenuto.
  • Speranza ha annunciato che il prossimo DPCM varrà dal 6 marzo al 6 aprile.

Il Senato ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza, firmata da M5S, Pd, FI, Lega, Iv, Europeisti-Maie e Autonomie, dopo l’informativa del ministro della Salute, Roberto Speranza, sull’emergenza Covid-19. I voti favorevoli sono stati 235, mentre 23 i contrari e nessun astenuto.

Speranza ha annunciato che: «La bussola, per me, nella scrittura del prossimo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, deve essere sempre il principio di tutela e salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, come sancito dalla nostra Costituzione, all’articolo 32. Nella battaglia a questo virus, che ci ha colpito così duramente, non dobbiamo avere esitazioni: limitare la diffusione del contagio fino a quando, con la campagna di vaccinazione, non argineremo definitivamente il Covid e le sue varianti, è il presupposto indispensabile per tornare a far crescere in modo stabile e sostenibile il nostro Paese».

Il ministro ha spiegato che «gli obiettivi strategici ai quali lavoriamo, in un rapporto quotidiano molto stretto con tutte le realtà italiane e con la struttura del Commissario all’emergenza sono tre. Innanzitutto ultimare il più rapidamente possibile la prima fase della nostra campagna vaccinale per mettere in sicurezza tutto il nostro personale socio-sanitario, le RSA e i cittadini italiani con più di ottant’anni. Sono le categorie più esposte, quelle che hanno pagato il prezzo più alto in termini di vite umane, nella prima e nella seconda ondata della pandemia. I primi segnali di immunità in queste categorie sono finalmente ben visibili e rappresentano un incoraggiante segnale di Speranza per tutti noi».

«Voglio ricordare che sei decessi su dieci – ha proseguito Speranza – nel nostro Paese sono avvenuti tra persone con più di ottant’anni. Vaccinare quelle persone significa metterle in sicurezza e salvare loro la vita. Daremo ora la massima attenzione alle categorie particolarmente fragili, affette da una o più patologie gravi, così come individuate d’intesa con il Consiglio superiore di sanità. Voglio sempre ringraziare, inoltre, il Comitato nazionale di bioetica per i preziosi suggerimenti al lavoro difficile che si sta svolgendo. Parallelamente – e questo è il terzo obiettivo – sono state avviate le prenotazioni e le prime vaccinazioni per il personale scolastico, che rappresenta una priorità per alzare il livello di sicurezza delle nostre scuole e favorire la didattica in presenza, e per il personale dei servizi pubblici essenziali. Per queste immunizzazioni è utilizzato il vaccino AstraZeneca, che ad oggi è riservato alle persone con meno di sessantacinque anni».

Il ministro ha proseguito: «Ai milioni di italiani che aspettano il loro turno per essere vaccinati ripeto, in conclusione, il messaggio di fiducia e di speranza che ho rivolto loro all’inizio del mio intervento. La comunità scientifica internazionale ha compiuto un’impresa senza precedenti, rendendo possibile la produzione in tempi record di vaccini sicuri ed efficaci. Il loro lavoro sta proseguendo in queste settimane, studiando l’efficacia dei vaccini in relazione alle nuove varianti del Covid-19 che si stanno diffondendo nel mondo. La produzione di vaccini per miliardi di persone ha, come è del tutto evidente, messo a dura prova il sistema industriale di riferimento. Ci sono stati ritardi nella consegna delle dosi, che però saranno superati; ma la campagna vaccinale non si ferma, va avanti e, giorno dopo giorno, aumenterà la quota di cittadini immunizzati. L’Italia è un grande Paese che, insieme all’Unione europea, alla comunità scientifica internazionale e ai nostri professionisti sanitari, sarà all’altezza di questa sfida».

Il ministro ha affermato che l’Italia, «sempre d’intesa con la Commissione europea, è al lavoro da tempo per verificare concretamente la possibilità di mettere a disposizione impianti farmaceutici italiani per accelerare la produzione dei vaccini anti-Covid. Più in generale, la scelta che il Governo intende promuovere con determinazione è quella di continuare ad investire per sostenere e sviluppare il sistema industriale italiano della farmaceutica, che è un asset strategico fondamentale per il nostro Paese».

Speranza, infine, ha anche ricordato che «in Europa, ci avviciniamo alla soglia di un contagiato ogni 10 abitanti e siamo ad un deceduto ogni 530 abitanti. Un contagiato ogni 10 abitanti credo sia un dato che esprime da solo la forza e la pericolosità di questo virus che stiamo combattendo», aggiungendo che «nel mondo, siamo a 112 milioni di casi confermati dall’inizio della pandemia e a 2,5 milioni di persone che hanno perso la vita» e «negli Stati Uniti d’America il virus ha provocato più morti della prima e seconda Guerra mondiale e della guerra del Vietnam».

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