«Certamente si può fare attività motoria singolarmente ma la passeggiata con l’amico no», perché è fondamentale «mantenere le distanze sociali e i dispositivi di protezione in questa fase in cui si apre un po’».
Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo Economico, a Quarta Repubblica, su Rete4, sottolineando che: «ci sono ancora 105mila contagiati, dobbiamo evitare di tornare ai dati dell’inizio di marzo».
Il membro del Governo Conte ha anche spiegato che l’Italia sta seguendo «l’esperienza dei Paesi che hanno aperto presto e poi hanno dovuto chiudere, come Corea, Singapore e in parte la Cina. Noi siamo stati i primi a dovere combattere contro il virus. Non è vero che la fase 2 non c’è, oggi il comparto tessile può riattivarsi, dal 4 maggio tutta la manifattura, il commercio all’ingrosso e poi toccherà al dettaglio».
Il ministro ha poi aggiunto: «Ho sentito il dibattito e vedo la tensione che sale, e ciascun singolo settore cerca una riapertura, questo determinerebbe un’apertura totale. Però rischiamo di tornare indietro, in quella condizione dei primi di marzo, e noi oggi abbiamo 105 mila contagiati e questo ci porterebbe indietro. Siamo partiti dalla manifattura, una parte delle aziende strategiche hanno cominciato a lavorare, ed oggi le aziende possono prepararsi a predisporre per rispettare il protocollo».
Infine, a proposito della vicenda dei congiunti, Patuanelli ha detto: «I congiunti sono i parenti fino all’ottavo grado, gli affini, ma anche fidanzata e fidanzato. Per queste persone sarà possibile ricongiungersi. Oggi abbiamo la percezione del pericolo, il distanziamento è diventato una prassi. Nessuno cercherà di mettersi in pericolo, si cercherà di mantenere una distanza sociale con l’uso di dispositivi di protezione. In questa fase in cui si apre la possibilità di muoversi, si torna a lavorare. Con 3 milioni di persone che torneranno a lavorare».
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