Ci sarà il tempo di scartare i regali sotto l’Albero e fare la gita fuori-porta per Santo Stefano, ma entro il 2016 dovranno essere sciolti alcuni nodi relativi agli incarichi di governo di seconda fascia.
E’ confermatissimo Davide Farone, sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel governo Renzi, che vorrebbe proseguire l’esperienza nel dicastero alla Scuola, ma che il Pd intenderebbe dirottare alle Infrastrutture o alla Coesione.
L’operazione servirebbe soprattutto a puntellare le azioni ed i progetti dell’esecutivo specie in Sicilia senza che altri (leggi Crocetta, ad esempio) si appuntino le medaglie proprio adesso che dovrebbero decollare alcune misure contenute nel Patto per il Sud.
L’eventuale spostamento di Faraone allo Sviluppo, Coesione e Mezzogiorno potrebbe sembrare già un’investitura per le Regionali del 2017 anche se, come ha ribadito Renzi nell’analisi della sconfitta al referendum, serve recuperare il rapporto con il territorio. Intanto proprio nei giorni scorsi Faraone ha fatto da ‘pontiere’ fra Palazzo d’Orleans e Palazzo Chigi favorendo l’incontro fra Alessandro Baccei e Maria Elena Boschi, attuale sottosegretario alla Presidenza, per discutere delle questione precari.
Sulle nomine occorrerà comprendere, poi, cosa succederà con la vicenda che tiene sulle spine il ministro dello Sport, Luca Lotti, uomo di punta del Giglio Magico che risulta indagato dalla Procura di Napoli.
Un posto da sottosegretario dovrebbe ottenerlo anche il palermitano di Ala, Saverio Romano, che secondo i rumors guarderebbe con favore il dicastero del Lavoro, ma la componente verdiniana – che voleva un posto al sole nel governo Gentiloni con almeno un ministero – deve innanzitutto tentare di far tacere le sirene che provengono dalla vecchia casa madre: Forza Italia.
Silvio Berlusconi, come ricostruisce oggi La Stampa, avrebbe avviato un’azione di scounting che prevedere il recupero di alcuni ex senatori confluiti poi in Ala, mentre al palermitano Renato Schifani sarebbe stato conferito l’incarico di ‘riportare a casa’ i delusi di Ncd.
Tutto passa proprio dalle nomine dei sottosegretari che accontenteranno alcuni, ma faranno allungare il muso ad altri ed i malumori sono sempre difficili da gestire.
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