Dopo l’annuncio del 9 novembre scorso sull’efficacia al 90% del vaccino contro il Covid-19, non si fa altro che parlare anche di Pfizer, l’azienda farmaceutica statunitense che, in collaborazione con la tedesca BioNTech, ha sviluppato il farmaco che ha accesso la speranza in tutto il mondo (anche se, bisogna sottolinearlo, ci sono altri vaccini che stanno per terminare la cosiddetta fase 3).

Tuttavia, c’è una notizia – diffusa da varie fonti di stampa internazionali, tra cui anche Il Sole 24 ore – che dimostra che la corsa al vaccino non ha in sé esclusivamente una finalità sanitaria ma ci sono molti soldi in ballo.

Albert Bourla, Ceo di Pfizer, infatti, avrebbe venduto una parte delle sue azioni – 132.508, per essere precisi – proprio nel giorno dell’annuncio del potenziale vaccino contro il Covid-19. Quanti soldi ha incassato? 5,6 milioni di dollari (circa 4,7 milioni di euro).

E non finisce qui: anche il vicepresidente esecutivo di Pfizer ha venduto una parte delle sue azioni, ricavandone 1,8 milioni di dollari. Infatti, le azioni di Pfizer hanno avuto un picco di valore verso l’alto dopo l’annuncio che ha movimentato in positivo le Borse di tutto il mondo, Milano compresa.

Alcuni funzionari hanno affermato che la vendita di azioni «era già stata pianificata». Quindi, solo una botta di fortuna?

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