Un caso di poliomielite è stato diagnosticato a un bambino di 10 mesi nella Striscia di Gaza, un’area considerata libera dalla malattia da 25 anni. La notizia, riportata dal Ministero della Sanità palestinese e confermata dal sito del network satellitare Al Jazeera, ha destato grande preoccupazione a livello internazionale. La ricomparsa del poliovirus nella regione, dove è stata rilevata una variante di tipo 2, rappresenta una minaccia significativa non solo per i bambini di Gaza, ma anche per i paesi limitrofi.
Appello delle Nazioni Unite
Di fronte a questa emergenza sanitaria, l’ONU, attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unicef, ha lanciato un appello urgente per una pausa nei combattimenti nella Striscia di Gaza. Le due agenzie delle Nazioni Unite chiedono un’interruzione dei conflitti di almeno sette giorni per permettere la realizzazione di due campagne di vaccinazione contro la poliomielite. Queste pause umanitarie, previste tra la fine di agosto e settembre 2024, sono essenziali per vaccinare oltre 640.000 bambini di età inferiore ai dieci anni.
La campagna di vaccinazione e i rischi senza pause umanitarie
Durante ciascuna fase della campagna, il Ministero della Salute palestinese, in collaborazione con l’OMS, l’Unicef, l’UNRWA e altri partner, somministrerà due gocce del nuovo vaccino orale contro la poliomielite di tipo 2 (nOPV2). Senza le pause umanitarie, tuttavia, la realizzazione della campagna di vaccinazione sarà impossibile, mettendo a rischio la vita di centinaia di migliaia di bambini. Le pause consentirebbero non solo alle famiglie di raggiungere in sicurezza i centri sanitari, ma anche ai lavoratori sul campo di vaccinare quei bambini che, altrimenti, non potrebbero accedere ai servizi sanitari.
L’allarme dell’OMS per la diffusione del poliovirus
L’OMS ha evidenziato la gravità della situazione sottolineando che il poliovirus è stato già rilevato lo scorso luglio in campioni ambientali prelevati a Khan Younis e Deir al-Balah, due aree della Striscia di Gaza. A peggiorare ulteriormente il quadro, sono stati segnalati tre casi di bambini con sintomi di paralisi flaccida acuta, una condizione comune associata alla poliomielite. La situazione rappresenta una “minaccia ulteriore per i bambini della Striscia di Gaza e dei paesi vicini”, ha dichiarato l’OMS in un comunicato diffuso da Ginevra.
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