Oggi, 21 luglio, è una data storica per il settore energetico polacco: la Central European Petroleum (CEP), una società canadese con sede in Alberta, ha annunciato la scoperta del più grande giacimento di petrolio e gas naturale nella storia della Polonia.

Situato a circa 6 chilometri dalla città portuale di Świnoujście, nel nord-ovest del Paese, il pozzo Wolin East 1 (WE1) si trova nell’area della concessione Wolin, nel Mar Baltico. Le stime preliminari indicano che il giacimento contiene 22 milioni di tonnellate di greggio e 5 miliardi di metri cubi di gas naturale di qualità commerciale, con il potenziale per riserve totali ancora più vaste.

I dettagli

La scoperta, effettuata dalla CEP, rappresenta uno dei più significativi ritrovamenti di idrocarburi convenzionali in Europa negli ultimi dieci anni. Il pozzo Wolin East 1, situato a pochi chilometri dalla costa baltica, è stato perforato con il supporto della Noble Corporation, una compagnia statunitense specializzata in trivellazioni offshore.

I dati raccolti indicano che il giacimento potrebbe contenere risorse equivalenti a oltre 300 milioni di barili di petrolio, considerando il gas naturale associato. Le stime preliminari suggeriscono che l’intera concessione Wolin, che si estende su 593 chilometri quadrati, potrebbe ospitare fino a 33 milioni di tonnellate di petrolio e 27 miliardi di metri cubi di gas, più che raddoppiando le riserve petrolifere polacche, che nel 2023 ammontavano a circa 20,2 milioni di tonnellate.

Impatto sull’energia polacca

Questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo sull’indipendenza energetica della Polonia, un Paese che nel 2023 ha consumato circa 30 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi e 20 miliardi di metri cubi di gas naturale.

La dipendenza dalle importazioni di energia, in particolare di gas, è stata a lungo una sfida per Varsavia, che ha cercato di diversificare le sue fonti di approvvigionamento, anche attraverso progetti come il terminale Polskie LNG a Świnoujście e il gasdotto Baltic Pipe tra Polonia e Danimarca. La nuova scoperta potrebbe ridurre questa dipendenza, rafforzando la sicurezza energetica nazionale.

Krzysztof Galos, sottosegretario di Stato polacco e geologo capo nazionale, ha dichiarato: “La scoperta del giacimento di idrocarburi di Wolin East potrebbe rivelarsi un punto di svolta nella storia dell’esplorazione di idrocarburi in Polonia, specialmente in aree ancora poco esplorate come la zona economica esclusiva polacca nel Mar Baltico. Se confermata, questa scoperta potrebbe diventare il più grande giacimento di petrolio greggio e gas naturale associato mai trovato in Polonia”.

Il ruolo di Central European Petroleum

Fondata nel 2006 a Calgary, in Canada, la Central European Petroleum si è affermata come un attore chiave nell’esplorazione di idrocarburi in Europa. La sua controllata polacca, operativa dal 2017, ha ottenuto la concessione Wolin nel dicembre dello stesso anno, dopo un processo competitivo conforme alla direttiva UE 94/22.

La società ha completato due programmi sismici nella regione: un’indagine sismica 2D onshore nel 2018 e una survey 3D offshore basata su nodi sottomarini nel 2019, la prima del suo genere in Polonia. Queste tecnologie avanzate hanno permesso di identificare il potenziale del giacimento Wolin East 1.

Rolf G. Skaar, amministratore delegato di CEP, ha commentato: “Questo è un momento storico sia per Central European Petroleum che per il settore energetico polacco. Consideriamo questa scoperta come la base per lo sviluppo responsabile e a lungo termine delle risorse marine polacche. Wolin East è più di un semplice giacimento promettente: è un’opportunità condivisa per sfruttare appieno il potenziale geologico ed energetico del Mar Baltico”.

Tecnologia e operazioni di perforazione

Le operazioni di perforazione sono state condotte dalla Noble Resolve, una piattaforma jack-up della Noble Corporation, che ha completato le ispezioni in un cantiere navale in Danimarca prima di essere trasferita in Polonia all’inizio di novembre 2024. La gestione del pozzo è stata affidata a Zenith Energy, una società di consulenza con sede ad Aberdeen, responsabile della progettazione, approvvigionamento, gestione della sicurezza e supervisione delle operazioni.

Martin Booth, direttore generale di Zenith Energy, ha sottolineato la complessità del progetto: “La concessione Wolin è un progetto complesso a causa dell’area sensibile dal punto di vista ambientale, della posizione in acque poco profonde, del serbatoio ad alta pressione e delle limitate attività di perforazione precedenti nel Mar Baltico polacco, ma è anche un progetto potenzialmente rivoluzionario per il settore del gas in Polonia”.

Contesto energetico europeo

La scoperta di Wolin East 1 arriva in un momento in cui l’Europa cerca di diversificare le sue fonti di approvvigionamento energetico, riducendo la dipendenza da fornitori esterni come la Russia. La Polonia, che rimane tra le prime quattro economie europee per emissioni di CO2 a causa dell’elevato consumo di petrolio e gas, sta anche investendo in fonti rinnovabili. Di recente, inoltre, le energie rinnovabili hanno superato il carbone nella produzione di elettricità in Polonia per un mese intero, segnando una svolta nel mix energetico del Paese. Tuttavia, il consumo di idrocarburi continua a crescere, rendendo scoperte come quella di Wolin East essenziali per soddisfare la domanda interna.

Implicazioni per la regione baltica

Il Mar Baltico è stato a lungo considerato una regione con un potenziale inesplorato per la produzione di idrocarburi. Sebbene la Polonia abbia iniziato a produrre petrolio offshore nel 1992 con il giacimento B3 e successivamente con il giacimento B8 nel 2015, le attività di esplorazione nella regione sono rimaste limitate negli ultimi decenni. La scoperta di Wolin East 1 potrebbe rinvigorire l’interesse per l’esplorazione offshore, attirando ulteriori investimenti nella zona economica esclusiva polacca.