Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha affermato che l’immunità di gregge «non si raggiungerà. Ma non e’ un fallimento, è una caratteristica intrinseca del virus con cui abbiamo a che fare».

«Purtroppo i coronavirus, non solo il Covid-19, non determinano immunità per la vita. Ci si può infettare se gli anticorpi prodotti dalla guarigione si esauriscono o quando scade la copertura vaccinale», ha spiegato

È evidente «che il vaccino è l’unica via di uscita. Il punto di equilibrio è garantire la possibilità che la maggior parte della popolazione sia immunizzata nell’arco di 9-12 mesi». Per questo «ritengo che ci sara’ bisogno di una terza dose».

È necessario vaccinare anche bambini e ragazzi in età scolare sarebbe inutile perché «se lasciamo fuori una quota di popolazione l’immunità si allontana ancora di più. Purtroppo la Delta colpisce di più anche i bimbi e la loro patologia, prima spesso banale, diventa meno controllabile e di più ampia diffusione».

Rispetto alla flessione della campagna vaccinale «temo che la curva abbia raggiunto un plateau». Esiste «uno zoccolo duro ideologizzato» di contrari ai vaccini «con cui la distanza è incolmabile. Poi ci sono i dubbiosi, alcuni dei quali si sono decisi grazie al green pass».

Per l’autunno «purtroppo con la Delta è necessario pianificare scenari in cui siano possibili colpi di coda. La situazione in questo momento sembra essere arrivata a plateau e nel prossimo futuro assisteremo a una lenta discesa, ma poi la riapertura delle scuole, il ritorno al lavoro e alle attivita’ in generale e l’inverno avranno il loro peso».