Un prete incappa nei controlli della Polizia stradale mentre acquista cocaina nella pineta lungo l’Aurelia tra Torre del Lago (Lucca) e Migliarino (Pisa) così viene segnalato alla prefettura come assuntore di stupefacenti. È un altro caso di sacerdote beccato con la droga in Toscana.
La vicenda risale ad alcuni giorni fa e riguarda un sacerdote che, secondo quanto si apprende, svolge la sua attività di religioso in Versilia. La droga era in una bustina e in quantità giudicata per uso personale pertanto è scattata solo la segnalazione amministrativa.
Una pattuglia lo ha notato in piena notte scendere dalla sua auto, dirigersi nel bosco e ritornare a bordo, quindi gli agenti lo hanno fermato a un distributore di benzina poco più avanti. L’uomo indossava abiti civili. Dai documenti è emerso che si tratta di un sacerdote 45enne. La droga è stata sequestrata e la patente di guida ritirata.
Il prete 45enne è titolare di una parrocchia in Versilia. Grande la sorpresa degli agenti dopo aver scoperto dai documenti che il fermato era in realtà un uomo di chiesa. Il prete non ha dato spiegazioni agli agenti dopo essere stato beccato con la cocaina.
La notizia ha destato scandalo nella curia Toscana, che a breve dovrebbe convocare il sacerdote per sentirlo e adottare gli opportuni provvedimenti. L’arcivescovo di Lucca dopo aver appreso la notizia dalla stampa “si è subito attivato per comprendere le circostanze di quanto avvenuto,” si legge in una nota dell’Arcidiocesi.
Questo è un altro caso che scuote la curia toscana dopo quello dell’ex parroco di Prato, Don Spagnesi, finito agli arresti domiciliari per traffico di droga, truffa e appropriazione indebita. Per quest’ultimo reato la parrocchia ha sporto querela, sono stati infatti riscontrati ammanchi stimati tra i 130 e 150mila euro negli ultimi tre anni. Il vescovo ha interdetto al sacerdote la celebrazione della messa e degli altri sacramenti.