- Primo decreto anti Covid-19 del Governo Draghi (non un DPCM).
- Divieto di spostamento tra le Regioni fino al 27 marzo.
- Non più visite ai parenti in caso di zona rossa.
Il Governo Draghi sta per varare il suo primo decreto anti Covid-19. Innanzitutto, sarà un decreto – legge e non un DPCM, al contrario di quanto accadeva con l’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
C’è la proroga fino a sabato 27 marzo del divieto di spostamento tra le Regioni, anche in fascia gialla. Naturalmente, sono ammessi gli spostamenti per motivi di necessità, lavoro e salute in auto, aereo, treno, nave, con autocertificazione al seguito. Poi, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, purché ci si sia spostati per uno dei motivi di necessità.
In caso di zona rossa, non sarà più consentito «andare a trovare amici o parenti in un’abitazione diversa dalla propria». Invece, in caso di fascia gialla e arancione (con Draghi la colorazione resta ma dovrebbero cambiare i parametri) ci si può recare da familiari e amici «una sola volta al giorno e in massimo due persone oltre ai figli minori di 14 anni». Il nuovo decreto conferma, poi, il coprifuoco dalle 5 alle 22.
Capitolo seconde case: ci si potrà recare in esse, anche in zona rossa. Ma potrà farlo solo un nucleo familiare, con autocertificazione e una documentazione che ne attesti il possesso. Inoltre, la seconda casa non deve essere abitata a priori da un’altra famiglia. C’è una differenza in caso di zona gialla: si può andare nella seconda anche se abitata da altri ma senza passarci la notte.
E in auto? Una famiglia può viaggiare senza limitazione mentre i non covinventi possono stare nel mezzo in massimo di tre e non occupando il sedile accanto al guidatore, con mascherina indossata.
Infine, come precisato da Palazzo Chigi, «nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini».
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