Ospite di Porta a Porta, il programma di Raiuno condotto da Bruno Vespa, la ministra per le Infrastrutture, Paola De Micheli, ha annunciato: «In queste ore stiamo discutendo sulla riapertura di alcuni settori il 14 aprile, per quel che riguarda l’edilizia alcuni cantieri, quelli che riguardano la manutenzione di ponti e ferrovie sono rimasti aperti, seppur rallentati. La discussione che stiamo facendo è sul trovare un punto di equilibrio tra la garanzia di non avere il contagio di ritorno e la riapertura. Le decisioni devono essere ispirate alla cautela e alla ragionevolezza».
De Micheli ha anche affermato che «le analisi che stiamo facendo sono di più tipi, per filiere, per aree geografiche, per situazione oggettiva, sulla tenuta sistema sanitario territoriale. […] In questo momento non sono nelle condizioni di dare delle garanzie a nessuna filiera» ma «il prossimo DPCM, atteso appena prima di Pasqua», dovrebbe «garantire alcune delle risposte». «Stiamo facendo delle analisi molto approfondite sulla possibilità di mantenere il distanziamento in alcune filiere», ha aggiunto la ministra.
La ministra ha pure svelato un retroscena personale: «Quasi tutte le famiglie nella nostra comunità di Piacenza hanno avuto un decesso per coronavirus. La mia famiglia ha un decesso dovuto al coronavirus».
Infine, cambiando argomento, sul ponte crollato in Toscana, De Micheli ha detto: «Le ragioni della caduta saranno analizzate nel dettaglio sia dalla magistratura che sul piano tecnico anche dalla commissione che ho insediato oggi. Ma alcune cose le abbiamo già cambiate: dopo 10 anni il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha emanato linee guida sulla sicurezza dei ponti». «Non sarà più possibile dunque sostenere soggettivamente che è un ponte è sicuro ma ci saranno dei parametri sulla base dei quali si potrà dire che è sicuro. È un lavoro appena cominciato ma abbiamo sbloccato anche molte risorse già assegnate per avviare i lavori», ha aggiunto.
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