Aveva 27 anni

Rapper russo non vuole combattere in Ucraina e si toglie la vita

Un rapper russo si è tolto la vita per evitare di essere arruolato per combattere in Ucraina. Lo scrive il Daily Mail.

Il giovane si chiamava Ivan Vitalievich Petunin, conosciuto con il nome d’arte di Walkie, e si è suicidato a Krasnodar, nella Russia del sud. Aveva 27 anni.

Il suo corpo è stato trovato vicino a un grattacielo in Congressnaya Street. Il rapper ha compiuto il gesto estremo dopo avere pubblicato un videomessaggio su Telegram in cui ha affermato di non volere uccidere nessuno in nome di alcun ideale.

Leggi anche

Putin ufficializza l’annessione, “ora l’Ucraina cessi il fuoco”

Petunin, che aveva prestato servizio nell’esercito russo ed era stato curato in un ospedale psichiatrico, rivolgendosi ai suoi fan, ha detto: “Se state guardando questo video, allora non sono più vivo. Non posso sopportare il peccato dell’omicidio sulla mia anima. Non voglio. Non sono pronto a uccidere per qualsiasi ideale”.

Ma c’è anche il dramma di 194mila cittadini russi che sono già fuggiti nella vicina Georgia, invasa dai russi nel 2009, in Kazakistan e Finlandia per sfuggire alla mobilitazione dei riservisti proclamata da Vladimir Putin per combattere in Ucraina. Nei casi più drastici, gli uomini russi sono ricorsi persino alla rottura degli arti per evitare di essere chiamati.

Leggi anche

L’Ucraina chiede formalmente l’adesione accelerata alla Nato

Come spiegato sempre dal Daily Mail, in Russia la stragrande maggioranza degli uomini sotto i 65 anni sono registrati come riservisti. Il ministero della Difesa del Cremlino ha affermato che arruolerà solo coloro che hanno esperienza di combattimento o di servizio ma secondo numerosi resoconti dei media e degli attivisti dei diritti umani, anche gli uomini che non soddisfano i criteri vengono chiamati alle armi.

Leggi l'articolo completo