• Denunciati 55 furbetti del reddito di cittadinanza a Foggia.
  • Tra di loro anche un componente di spicco della Mafia Garganica.
  • L’importo sottratto illecitamente è di 530mila euro.

A Foggia, in Puglia, la Guardia di Finanza ha denunciato 55 persone per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. I finanzieri, nel corso delle indagini, hanno accertato che l’importo sottratto illecitamente all’INPS ammonta a circa 530 mila euro.

Un mafioso tra i beneficiari

Nello specifico, i militari hanno verificato che in 30 casi il richiedente non aveva comunicato di essere stato sottoposto ad una misura cautelare o non aveva segnalato la presenza nella propria famiglia di un componente raggiunto dalla stessa misura coercitiva. Tra questi, le cui indebite percezioni ammontano a circa 250 mila euro, c’è anche un componente di spicco della Mafia Garganica.

Un pregiudicato ha presentato domanda pur trovandosi in carcere

In un altro caso, un pregiudicato aveva regolarmente presentato domanda per percepire il reddito di cittadinanza presso un CAF, pur trovandosi in carcere. Per gli altri 25 indagati, nella richiesta del beneficio sarebbero state fornite false informazioni relative alla composizione del nucleo familiare, ai redditi percepiti o alla posizione lavorativa. Tra questi, un collaboratore domestico che, dopo aver denunciato il proprio datore di lavoro per non aver provveduto a regolarizzare la propria posizione contributiva e assicurativa, è risultato percepire il sussidio o, ancora, il caso di un cameriere che lavorava ‘in nero’ in un ristorante di Cerignola ma percepiva contemporaneamente il sostegno economico.

Interrotta l’erogazione di contributi per 150mila euro

Tutte le posizioni illecite emerse dalle indagini sono state segnalate all’INPS per la revoca e il recupero del contributo economico non dovuto, nonché denunciate alla Procura della Repubblica di Foggia, che coordina lo sviluppo delle indagini, per accertare le responsabilità di chi ha frodato l’INPS, fornendo dichiarazioni false e omettendo informazioni dovute. La tempestiva segnalazione effettuata dalle Fiamme gialle ha permesso all’INPS di interrompere l’ulteriore erogazione di contributi per circa 150mila euro.

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