• Vincenzo De Luca ha comunicato i numeri del giorno del coronavirus in Campania.
  • Visto l’aumentare dei casi, il governatore della Campania ha preannunciato il coprifuoco ad Halloween.
  • Il presidente della Regione Campania ha spiegato i motivi alla base dell’ordinanza sulle scuole.

In diretta su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato che nelle ultime 24 ore ci sono stati 1.261 positivi al coronavirus su 14.422 tamponi.

Come conseguenza all’incremento dei nuovi casi, il governatore campano ha preannunciato nuove misure restrittive per tentare di arginare l’avanzata del Covid-19.

Innanzitutto, De Luca ha anticipato che «nell’ultimo fine settimana di ottobre noi chiuderemo tutto alle 22 ad Halloween, immensa idiozia e stupida americanata che abbiamo importato nel nostro Paese. Un monumento all’imbecillità. Siccome sento che già si preparano alle feste, dalle 22 si chiude tutto. E sarà coprifuoco, neanche la mobilità consentita. Probabilmente sospenderemo la mobilità dopo la mezzanotte. Occorre che ci siano sanzioni rigorose».

Il governatore campano ha anche detto: «Avevamo fatto un incontro per i matrimoni farli con l’obbligo di comunicare prima non solo elenco dei partecipanti ma anche nominativi di responsabili di sala e cucina. Questo non è avvenuto. Non è più tempo di tolleranza. Lo dico anche per molti esercizi che per guadagnare duecento euro per una sera ci obbligano a prendere misure di carattere generale. Sono vietate tutte le cerimonie, dunque».

Poi, tornando sul tema della scuola, ovvero sull’ordinanza che ha sospeso le attività didattiche da oggi fino al 30 ottobre, De Luca ha affermato: «Abbiamo fatto una prima valutazione. Prevedevamo di chiudere le quarte e le quinte delle secondarie superiori. Poi, abbiamo valutato, anche con le organizzazioni sindacali, che era impossibile per l’organizzazione scolastica. Abbiamo valutato le posizioni degli studenti universitari, degli asili, delle scuole private, abbiamo valutato tutto».

«Alla fine – ha sottolineato De Luca – abbiamo deciso, non di chiudere, perché non abbiamo chiuso le scuole, ma di fare didattica a distanza per quindi giorni per cercare di contenere l’onda di contagio. Qualcuno ha detto: questa era la priorità? Non c’è priorità quando hai quei numeri,  quando devi contenere l’ondata, devi prendere una, due, tre, quattro decisioni che tutte insieme ti aiutano a contenere il contagio. Alcune decisioni sono più importanti, altre meno. L’insieme delle decisioni che prendi può produrre il risultato».

«Abbiamo deciso di prendere queste due decisioni avendo due obiettivi fondamentali – ha concluso De Luca – Ridurre al massimo i luoghi e le occasioni di assembramento, che sono la cosa che determinano la crescita del contagio, e cercare di frenare per quanto possibile la mobilità, il contagio sui mezzi di trasporto».

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